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Fattura elettronica b2b, un’opportunità per favorire la digitalizzazione delle Pmi

Sperimentata prima all’interno della pubblica amministrazione e introdotta dal 1° luglio 2018 anche per i subappaltatori della PA, la fatturazione elettronica si appresta a diventare obbligatoria anche per le transazioni tra privati. Dal 1° gennaio 2019, infatti, l’obbligo sarà esteso a tutti i possessori di partita IVA (esclusi i contribuenti nel regime forfettario e del regime dei minimi).

Per l’Italia il dato è significativo. Il nostro Paese, infatti, sarà la prima nazione dell’Unione Europea a introdurre la fatturazione elettronica per tutte le attività produttive e commerciali, indifferentemente dal fatto che si tratti di società o di liberi professionisti con partita IVA.

I vantaggi di questa scelta sono vari: dalla possibilità di un maggior controllo sulle entrate IVA, anche a supporto della lotta all’evasione fiscale, fino ai maggiori investimenti nell’ambito della digitalizzazione delle piccole e medie imprese.  Almeno sulla carta, quindi, sembra essere una situazione win-win, che porterà benefici sia sul fronte del controllo delle spese, sia su quello degli investimenti in innovazione e digitalizzazione.

Stando all’analisi e alle ricerche condotte dall’Osservatorio Fatturazione elettronica & e-commerce b2b del Politecnico di Milano e rese note nel giugno 2018, saranno proprio le piccole e medie imprese del nostro Paese a godere dei maggiori vantaggi dell’introduzione della fattura elettronica. Non solo in termini economici (si prevede che ci sia un risparmio medio di circa 2,5 euro per ogni fattura emessa in formato digitale rispetto a quello cartaceo), ma anche e soprattutto in termini tecnologici e digitali. Grazie all’introduzione “preventiva” della fattura elettronica, le PMI italiane avranno un vantaggio competitivo rispetto alle dirette concorrenti europee, che affronteranno questo passaggio solo tra qualche anno.

Insomma, l’introduzione della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019 si può considerare un’importante opportunità per crescere sul fronte dell’innovazione e della digitalizzazione e migliorare la propria competitività a livello continentale. Per molte aziende, infatti, l’obbligatorietà della fatturazione elettronica tra privati sarà solo il primo passo verso la piena digitalizzazione dei processi produttivi e amministrativi e la conseguente ottimizzazione ed efficientamento dei processi aziendali.

Non sono necessari, peraltro, investimenti economici e formativi ingenti per riuscire ad adempiere alle prescrizioni legislative previste dall’introduzione della fatturazione elettronica. Le aziende potranno  infatti scegliere un gestionale “pronto all’uso” :  servizi come Fattura digitale, disponibili sul marketplace TIM Digital Store, ad esempio, permettono di assolvere sia agli attuali obblighi normativi di invio di fattura elettronica alle PA, sia di farsi trovare pronti il prossimo 1° gennaio, quando scatterà l’obbligo della fatturazione elettronica B2b. Il tutto gestibile grazie a una applicazione web intuitiva e facile da utilizzare, che consentirà di emettere e ricevere fatture da qualunque dispositivo dotato di connessione a Internet.

In collaborazione con TIM

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