Aggregatore di News su #finanza, #fintech e mondo del #factoring

730/2020, familiari a carico: ecco i nuovi limiti

A cura di

Da quest’anno troveremo una piccola ma sostanziale novità nel quadro familiari delle dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2019.

Familiari a carico: chi sono?

Nella dichiarazione dei redditi possono essere considerati a carico del contribuente i seguenti soggetti:

  • coniuge;
  • figli, siano essi naturali, affidati, adottati o affiliati;
  • discendenti dei figli;
  • genitori, siano essi naturali o adottivi;
  • generi e nuore;
  • suoceri e suocere;
  • fratelli e sorelle;
  • nonni e nonne.
  • Tra questi si segnala però una grande differenza: mentre per il coniuge e i figli non rileva dove essi risiedano, per le altre categorie di familiari è necessario che la residenza sia quella del dichiarante o, in alternativa, che ricevano da quest’ultimo assegni alimentari.
    Un caso particolare viene previsto per il coniuge separato legalmente. Se costui risulta a carico del contribuente ed è con lui convivente, sarà possibile fruire della detrazione in qualità di “altro familiare a carico”.

    Limite di reddito: cosa comprende?
    Per considerare un familiare a carico è necessario verificare se l’importo del suo reddito al lordo degli oneri deducibili sia al di sotto dei limiti previsti dalla normativa che esamineremo in seguito. È necessario preliminarmente sottolineare che rientrano in tale calcolo anche i seguenti redditi:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni (art. 1, commi da 54 a 89, legge 23 dicembre 2014, n. 190).
  • Le detrazioni per il coniuge a carico
    Per essere considerato fiscalmente a carico nella dichiarazione 730/2020, il coniuge deve aver percepito un reddito non superiore a 2.840,51 € nell’anno d’imposta 2019. Si è chiarito come con il termine “coniuge” si comprende ora ciascuna delle parti costituente un’unione civile.

    Le detrazioni per figli a carico
    La vera novità prevista per la dichiarazione 730/2020 è quella relativa ai limiti di reddito da considerare per capire se un figlio possa o meno essere riconosciuto fiscalmente a carico del dichiarante. A tal proposito sono stati introdotti due differenti limiti a seconda dell’età del ragazzo:

  • per i figli con meno di 24 anni, il limite di reddito da considerare è stato da quest’anno innalzato a 4.000,00 €;
  • per i figli con più di 24 anni, il limite di reddito rimane fermo a 2.840,51 €.
  • A tal fine si precisa che indifferentemente da quando il figlio raggiunge il limite d’età il requisito anagrafico si ritiene esistente per l’intero anno.

    Esempio: il dichiarante Caio ha un figlio che compie 24 anni nel mese di luglio. In questo caso il figlio per essere considerato a carico non dovrà superare i 2.840,51 € in quanto, anche se per solo una parte dell’anno, ha avuto 24 anni.

    Le detrazioni per gli altri familiari fiscalmente a carico
    Anche per questi soggetti il limite di reddito da rispettare rimane quello di 2.840,51 €. Ricordiamo, come detto sopra, che nel caso di questi soggetti, oltre il requisito del reddito, deve sussistere anche quello relativo alla convivenza con il dichiarante o alla corresponsione dell’assegno alimentare da parte di quest’ultimo.

    Chiara Leschiutta – Fisco 7