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Ant, il gioiello fintech di Alibaba macina utili e prepara un’Ipo da record

L’e-commerce cinese sceglie l’autarchia all’ombra della trade war. Dopo la doppia quotazione New York-Hong Kong della sua creatura, Alibaba, Jack Ma porta in Borsa anche Ant group, la società fintech cinese controllata da Alibaba, con la differenza che questa volta la doppietta avverrà sui mercati di Hong Kong e Shanghai. Si tratta, per certi versi, di un segnale di forza, in un panorama di crescente tensione tra l’amministrazione Usa e le grandi compagnie cinesi, come TikTok e Huawei. Depositando i documenti per l’ipo, inoltre, la società ha alzato il sipario per la prima volta sui suoi conti. Si apprende così che l’anno scorso anno la piattaforma Fintech ha registrato un utile di quasi 17 miliardi di yuan (circa 2,5 miliardi di dollari), con una crescita astronomica rispetto ai 667 milioni di yuan di profitti registrati nel 2018. Nel primo semestre di quest’anno ha registrato utili per 21 miliardi di yuan. I ricavi ammontato a 120,6 miliardi di yuan in crescita di oltre il 40% rispetto al 2018. I ricavi del semestre crescono del 38% a 72,5 miliardi.

La piattaforma Alipay, secondo quanto indicato nei documenti ufficiali, aveva a giugno scorso 711 milioni di utilizzatori attivi e può contare su un miliardo di utilizzatori attivi annui. Ant Group dichiara che il 43% dei ricavi deriva dall’attività dei pagamenti digitali e dei servizi finanziari (merchant). La quotazione è attesa sullo Star market di Shanghai e sul listino principale di Hong Kong. Nessuna indiscrezione, al momento, sulle dimensioni e sulla tempistica dell’operazione. Si prevede un’Ipo del valore di 30 miliardi di dollari che sarebbe la più grande dell’anno, e una delle maggiori degli ultimi tempi, superando anche il collocamento di Saudi Aramco (lo scorso dicembre aveva raccolto 29,4 miliardi di dollari), che a sua volta aveva stracciato il record della stessa Alibaba, che nel 2014 si era quotata a New York raccogliendo 25 miliardi di dollari (5 anni dopo la stessa si è quotata a Hong Kong).Il gruppo dovrebbe utilizzare le risorse raccolte per espandere i pagamenti cross-border e aumentare la capacità dell’attività di ricerca e sviluppo.

Ant – spiega Bloomberg – ha in questi anni accelerato la sua evoluzione in una piattaforma commerciale online in grado di servire ogni esigenza, dai prestiti e servizi di viaggio alla consegna di cibo, nel tentativo di riconquistare gli acquirenti persi a favore di Tencent Holdings Ltd. Con i dati di un miliardo di utenti di la sua app Alipay alle sue spalle, Ant sta spingendo ampiamente nei servizi finanziari, fornendo tecnologie come intelligenza artificiale, robo investing e piattaforme di prestito.

Ant Group contiene un ampio portafoglio di facilities finanziarie, tra le quali la più famosa è Alipay, il più grande player nel mercato dei pagamenti mobile tra privati cinese, che vale circa 430 trilioni di yuan. Alipay, nata sul modello di PayPal, ha 711 milioni di utilizzatori attivi mensili, con volumi di pagamento che raggiungono 118 trilioni di yuan in Cina.

L’annuncio di Ant Group è l’ultimo di una significativa serie di aziende che hanno scelto la strada della quotazione in un periodo di solito avaro di novità. Si tratta di cinque sviluppatori di software (Unity software, Sumo logic, Jgrog, Snowflake e Asana), un advisor finanziario (Stepstone group), quattro realtà del biomedicale, un provider per telemedicina e quattro spac.