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Bollo auto in scadenza in diverse Regioni, cosa rischia chi non paga

Sono diverse le Regioni italiane che hanno deciso di rimandare la scadenza di pagamento del bollo auto, come uno dei provvedimenti presi per rispondere alla crisi economica causata dal Covid-19. L’obiettivo era quello di non gravare ulteriormente sul bilancio delle famiglie, in molti casi già colpite pesantemente dal lockdown degli scorsi mesi.

La scadenza si avvicina

La situazione, sul territorio nazionale, non è omogenea, in quanto il bollo auto è una tassa regionale, ma sono diverse le Amministrazioni che hanno deciso di far slittare i termini di pagamento. In alcuni casi, la scadenza si avvicina: in Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto, ad esempio, la il termine ultimo per pagare è il 30 giugno. In altre Regioni, come Abruzzo e Marche, il limite è stato rimandato al 31 luglio.

È consigliabile, insomma, che gli automobilisti controllino con attenzione le regole imposte della propria Regione di residenza, per non rischiare di incappare in sanzioni anche piuttosto salate.

Le sanzioni per chi non paga in tempo

Che cosa accade ai proprietari dell’auto che non rispettano la scadenza del versamento? Per chi omette il pagamento del bollo è prevista l’opzione del cosiddetto “ravvedimento operoso”, che consente di effettuare il versamento, appesantito da una sanzione pecuniaria. La multa aumenta progressivamente in base al ritardo accumulato, fino a un massimo del 3,75% dell’importo con 91 giorni di ritardo.

Se invece il ritardo accumulato è più di un anno rispetto alla scadenza del pagamento e nel frattempo non si è ricorsi al ravvedimento operoso, la multa diventa ancora più salata: oltre i 12 mesi, la sanzione è pari al 30% dell’importo, a cui si aggiunge lo 0,2% degli interessi della mora, il cui computo avviene in base a ogni semestre di ritardo accumulato.

Quando scatta il fermo amministrativo

Non solo: il rischio è quello di incappare anche nel fermo amministrativo. Per l’automobilista che per tre anni consecutivi non effettua il versamento dovuto, scatta la radiazione d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico PRA: ciò comporta il ritiro immediato da parte delle Forze di Polizia della targa del veicolo e del libretto di circolazione.

Scadenze e proroghe regionali

Di seguito l’elenco delle scadenze delle Regioni italiane che hanno prorogato, negli scorsi mesi, il limite ultimo per versare il bollo auto:

  • Abruzzo: chi ce l’ha in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio può pagarlo fino al 31 luglio;
  • Campania: chi ha il bollo in scadenza tra il 24 marzo e il 31 maggio può avvalersi della proroga fino al 30 giugno;
  • Emilia-Romagna: il termine ultimo del pagamento è spostato fino al 30 giugno per le scadenze comprese tra l’1 marzo e il 30 aprile;
  • Lazio: per le scadenze tra il primo marzo e il 31 maggio si potrà pagare fino al 30 giugno;
  • Lombardia: per il bollo in scadenza tra il primo marzo e il 31 maggio si può pagare fino al 30 giugno. A ciò si aggiunge la riduzione sulla tassa auto del 15%  per i contribuenti che effettuano il pagamento in domiciliazione bancaria. Le richieste di domiciliazione di bolli in scadenza di marzo, aprile e maggio sono state accettate fino al 15 maggio scorso;
  • Marche: per bolli in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio si potrà pagare entro il 31 luglio;
  • Piemonte: le scadenze comprese tra il primo marzo e il 31 maggio potranno essere espletate entro al 30 giugno;
  • Toscana: il termine slitta al 30 giugno per le scadenze tra il primo marzo e il 31 maggio;
  • Sicilia: il pagamento è consentito fino al 30 novembre per le scadenze tra l’8 marzo e il 31 ottobre;
  • Veneto: la proroga è fino al 3 giugno per le scadenze tra l’8 marzo e il 31 maggio.
  • Agevolazioni per veicoli ecologici

    Va anche ricordato che alcune Regioni hanno introdotto vantaggi ed esenzioni per i veicoli ecologici:

  • in Lombardia, ad esempio, è stato disposto un contributo di 90 euro per la demolizione di veicoli inquinanti ed esenzione triennale dal bollo se si sostituiscono con auto EURO 5 o 6, a benzina o bifuel (benzina/GPL o benzina/metano), ibrida (benzina/elettrica). Per le auto ibride, in assenza di rottamazione, il bollo si riduce del 50% per 5 anni. Quelle a idrogeno sono esenti per sempre;
  • in Toscana, gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori a due, tre o quattro ruote con motore elettrico godono dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per 5 anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione;
  • in Valle d’Aosta, le auto ibride e a idrogeno non pagano per i primi 5 anni successivi all’immatricolazione, mentre le auto elettriche per i primi 8 anni;
  • l’Umbria ha disposto la riduzione del 75% per veicoli elettrici e alimentati a gas;
  • in Liguria è stata introdotta l’esenzione per 4 anni se l’auto ibrida è stata immatricolata a partire dal 2016;
  • in Piemonte sono totalmente esentati dal pagamento i veicoli elettrici, quelli a metano e Gpl;
  • in Veneto i veicoli elettrici godono dell’esenzione per 5 anni e quelli ibridi per 3 anni;
  • nelle Marche non pagano il bollo per 5 anni le auto ibride.