Aggregatore di News su #finanza, #fintech e mondo del #factoring

Condono fiscale: cos’è come funziona per Imu Tari Tasi e tassa rifiuti

Condono fiscale: cos'è e come funziona per Imu Tari Tasi e tassa rifiuti? Come ormai tutti saprete, nel testo defintiivo del decreto fiscale 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è presente l'emendamento contenente una delle misure più aspettata ma anche criticata della nuova Legge di Bilancio: la pace fiscale 2019.

Attraverso la pace fiscale, infatti, moltissimi contribuenti potranno decidere una volta per tutte di "fare pace con il fisco italiano" usufruendo di un cospicuo sconto.

Nel nuovo condono fiscale rientrano anche le cartelle di pagamento di Imu, tari e tasi, della tassa sui rifiuti, multe stradali ed il bollo auto non pagato, in quanto è prevista l'estensione di pace fiscale anche ai tributi locali.

Avendo già visto nei precedenti articoli come funziona il condono multe stradali ed il condono bollo auto, oggi andremo a spiegare alla luce delle ultimissime notizie, il Condono fiscale 2019 cos'è e come funziona per Imu, tasi, tari e tassa sui rifiuti, come fare ad aderire alla pace fiscale per le cartelle non pagate attraverso la terza edizione della rottamazione cartelle chiamata rottamazione ter, il saldo automatico per le cartelle vecchie fino a 1000 euro e il saldo e stralcio del debito in base all'ISEE o indice di liquidità.

 

Che cos’è il condono fiscale? Il condono fiscale è un provvedimento che prevede una serie di sanatorie ed agevolazioni in favore di quei contribuenti che, attraverso l'adesione al condono, intendono sanare autonomamente la propria situazione debitoria nei confronti del fisco italiano, grazie alla riduzione degli importi da pagare o le sanzioni applicate.

Per tali contribuenti, i vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni, hanno sempre utilizzato il condono fiscale come uno strumento essenziale per fare cassa e trovare così risorse aggiuntive da impiegare poi, in altre misure.

Tutto ciò però a discapito dei contribuenti onesti, privati e società, che hanno sempre pagato tutto anche a costo di grandi sacrifici.

A cosa serve il condono fiscale? Il condono fiscale serve a:

Per cui il contribuente aderisce al condono fiscale, al fine regolarizzare la propria posizione debitoria con il fisco usufruendo però di un consistente sconto su quanto effettivamente dovuto.

Per maggiori informazioni leggi anche la nostra guida pace fiscale 2019 cos'è e come funziona.

 

Come funziona il nuovo Condono fiscale? Come tutti ormai sanno, dal prossimo 2019, arriverà il nuovo condono fiscale.

Nel testo del nuovo decreto fiscale 2019 collegato alla legge di Bilancio è infatti presente il provvedimento di pace fiscale 2019 già approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed ora è in attesa di cominciare l’iter di conversione in legge da parte del Parlamento.

In base a quanto previsto dal suddetto decreto pace fiscale 2019, il nuovo condono fiscale prevede diverse possibilità e campi di applicazione:

Avendo descritto cosa prevede il condono fiscale 2019, entriamo più nello specifico ed andiamo ad illustrare il condono fiscale Imu, tasi, tari e tassa sui rifiuti.

 

Condono fiscale cartelle Imu, Tasi e Tari fino a 1000 euro come funziona la cancellazione automatica del debito?

In base a quanto previsto dal decreto Pace fiscale, i contribuenti con cartelle vecchie affidate all'agente della riscossione tra il 2000 ed il 2010, saranno condonate e quindi cancellate d'ufficio, qualora siano al di sotto di 1000 euro. 

Attraverso questo tipo di condono fiscale Imu, Tasi Tari, i contribuenti beneficiano della cancellazione totale delle seguenti voci:

Per aderire al condono fiscale Imu, tasi e Tari con lo stralcio dei debiti più vecchi fino a 1000 euro, non sarà necessaria alcuna domanda, perché la cancellazione del debito con condono cartelle fino a 1000 euro avverrà entro il 2018 in automatico.

 

Condono fiscale 2019 con saldo e stralcio cartelle Imu, tasi e tari e tassa rifiuti e pagamento in base all'Isee o all'indice di liquidità: questa nuova misura al momento non è ancora presente nel testo definitivo del decreto fiscale 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, perché arriverà solo in un secondo momento con l'iter di conversione in legge da parte del Parlamento.

In base alle ultime notizie il condono fiscale saldo e stralcio cartelle prevede per i contribuenti più in difficoltà, di sanare i debiti con il fisco in base alla propria disponibilità economica, stabilita sulla base dell'ISEE per i contribuenti privati, professionisti ecc e all'indice di liquidità per quanto riguarda imprese e società.

Per aderire al condono fiscale cartelle esattoriali Equitalia, ivi comprese IMU, TARI, TASI, Tassa sui rifiuti, bollo auto, multe stradali ecc, i contribuenti dovranno presentare l'apposita domanda allegando il modello ISEE o l'indice di liquidità a seconda dei casi, e pagare l'importo condonato in massimo 10 mesi.

Le percentuali da applicare in base requisiti di reddito ISEE e all'Indice di liquidità sono:

 

Condono fiscale Imu, tari, tasi, tassa rifiuti con la rottamazione: i contribuenti che hanno ricevuto delle cartelle di pagamento relative alle imposte sulle casa come IMU, TASI, TARI o della tassa sui rifiuti TIA, TARSU, Tares ecc e non ha provveduto al pagamento, ha la possibilità di sanare, nel 2019, il proprio debito, aderendo alla nuova rottamazione-ter.

La rottamazione ter, altro non è che la terza edizione della definizione agevolata dei ruoli affidati all'agente della riscossione che consente di rimediare all'omissione, pagando un importo senza interessi e sanzioni.

In pratica i contribuenti che non hanno pagato IMU, TARI, TASI ed hanno ricevuto una o più cartelle tra il 2000 ed il 2017, possono aderire alla nuova rottamazione cartelle, presentando l'apposita domanda entro il 30 aprile 2019 e pagando l’importo “condonato” in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2019 o in massimo 10 rate di pari importo.

Ricordiamo che la rottamazione ter è per chi non rientra nel condono cartelle fino a 1000 euro e nel condono saldo e stralcio per chi è in difficoltà.

Fonte: guidafisco.it