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Consob, l’Anac dà il via libera alla nomina di Savona

Via libera dell'Autorità nazionale anticorruzione alla nomina di Paolo Savona alla presidenza della Commissione nazionale
per la società e la Borsa. L'Anac, sollecitata da una segnalazione, ha verificato infatti che non esiste incompatibilità tra
la guida della Consob e il fatto che Savona abbia ricoperto in passato l'incarico di amministratore del Fondo di diritto
britannico Euklid e dei fondi lussemburghesi Euklid Master ed Euklid Feeder. Una startup con sede a Londra attiva nel fintech
che in base alle informazioni fornite dalla stessa Consob non ha mai svolto attività di investimento in Italia e quindi non
è soggetta alla sua vigilanza. Nel caso in cui il fondo, del quale l'ex ministro agli Affari europei del Governo Conte detiene
ancora alcune azioni, investa in Italia il conflitto «è sterilizzabile» con l'astensione di Savona.

Sulla base delle informazioni ricevute – si legge nella delibera pubblicata sul sito Anac – si può ritenere «che l'attività
dei fondi di investimento del risparmio nell'ambito dei quali il Prof. Savona ha ricoperto gli incarichi di amministratore
non sia stata oggetto del potere di regolazione e vigilanza da parte di Consob, con ciò escludendo la sussistenza del requisito
in provenienza come sopra identificato». In pratica non c'è incompatibilità per aver ricoperto le cariche.

L'autorità ha verificato anche l'ipotesi di un conflitto di interesse, rispetto all'incarico pubblico dovute al fatto che
Savona sia ancora azionista di Euklid e sul possibile rapporto di parentela con il Brand director di Euklid, Pierfrancesco
Savona. In questo caso il nodo potrebbe sorgere nel caso in cui il fondo investa in Italia, perchè «pur operando per il tramite
di algoritmi», il fondo «effettua numerose transazioni al giorno anche su azioni di società italiane o comunque quotate sul
mercato italiano». In questo caso «la tipologia del conflitto di interesse controllore/controllato si configura come un conflitto
puntuale, limitato a singole decisioni adottate/adottabili dal controllore» e «potrebbe essere facilmente "sterilizzabile"
con l'astensione del controllore relativa ad ogni decisione che possa riguardare il controllato».

L'Anac lancia però un warning, quando spiega che un «secondo rischio di conflitto di interesse» potrebbe derivare dal fatto
che come presidente di
Consob «potrebbe avere accesso ad informazioni riservate utili per la gestione del fondo stesso". Rinviando in questo caso
alle valutazioni della Consob stessa.
L'autorità guidata da Cantone, invece, non si esprime sull'eventuale incompatibilità o conflitto di interesse dovute alla
legge Frattini per l'incarico di ministro per gli Affari europei ricoperto fino alla nomina da Savona. In questo caso – spiega
l'Anac – la legge prevede che «la vigilanza sull'applicazione dei divieti ivi contenuti sia esercitata dall'Autorità garante
della concorrenza e del mercato e dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni».

La Consob, organo collegiale di cinque membri presieduto fino al 13 settembre 2018 da Mario Nava, è attualmente composta da
Anna Genovese (presidente vicario) Giuseppe Maria Berruti, Carmine Di Noia e Paolo Ciocca. La nomina di Savona per la presidenza
da parte del Consiglio dei ministri risale al 5 febbraio scorso, quando i due partiti della maggioranza ufficializzarono l'intesa politica sul suo nome. La nomina di Savona ha superato nei giorni scorsi il vaglio delle commissioni Finanze di Camera e Senato, ed è stat poi
confermata dal Consiglio dei ministri il 7 marzo. Ora è all'attenzione del Quirinale per l'emanazione del decreto del Presidente
della Repubblica. Poi sarà la volta della Corte dei conti, che deve registrare il decreto.

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