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Dal Cloud al Multi Cloud

Quando si parla di Cloud, si fa spesso riferimento ad un complesso ecosistema di termini e di concetti in continuo divenire. Quello che è certo è che, dopo un lungo percorso, oggi i vantaggi che il Cloud (in tutte le sue sfumature) può offrire sono evidenti anche agli italiani.  

La gran parte delle aziende ha compreso e fatta propria la necessità di condividere internamente i dati aziendali in uno spazio online con il fine di poter godere di tutti i benefici che questo strumento può offrire. A questo proposito, è opportuno chiarire come le ripercussioni positive dell’adozione del Cloud non debbano essere ricercate solo nella riduzione dei costi e nell’ottimizzazione dei flussi aziendali, ma anche nell’opportunità di adattarsi a degli standard condivisi

Del resto, negli ultimi mesi il dibattito del settore digital è tornato spesso sulla definizione di Cloud e sulla differenza tra Cloud pubblico, privato e ibrido per giungere poi alla conclusione che, spesso, la soluzione migliore per le grandi aziende si trovi a metà strada tra le due alternative. A questo proposito, è stato coniato un nuovo termine – “Multi Cloud” – per identificare la connessione a servizi di diversi Cloud provider.      

SI tratta di un fenomeno in cui le aziende, a causa delle mutate necessità, devono spesso passare da un sistema (la maggior parte dei casi Hybrid Cloud) ad un altro (il Multi Cloud), effettuando quello che viene chiamato Cloud Migration. 

Che cosa sono il Cloud Ibrido e il Multi Cloud

Sebbene Cloud Ibrido e Multi Cloud siano concetti molto simili tra loro, è tuttavia fondamentale chiarire in modo esauriente le differenze che intercorrono tra i due. 

Infatti, il Multi Cloud è una modalità di fruizione dello spazio condiviso online: questo implica che i singoli ambienti sul web – spesso gestiti da differenti provider – siano connessi tra loro con il fine di garantire l’efficienza e facilitare i flussi aziendali in differenti touch points. 

Per questo scegliere un ambiente Multi Cloud può risultare particolarmente vantaggioso per le grandi aziende, grazie alla possibilità che ha ciascun utente di scegliere liberamente da quale spazio attingere le informazioni che gli occorrono o che deve condividere. 

Al contrario, il Cloud Ibrido è dato dall’insieme di Cloud pubblici e privati accorpati tra loro in un unico ambiente condiviso: ne consegue che la tecnologia associata a questa tipologia di “nuvola” consenta agli utenti di spostarsi agevolmente all’interno del medesimo spazio online (senza dover quindi passare da uno all’altro). 

Per approfondire i vantaggi del cloud ibrido e dell’housing collocation, scarica il White paper di TIM BUSINESS: qui troverai tutte le informazioni necessarie per cominciare a prendere dimestichezza con questi termini e poter prendere una decisione consapevole per la tua azienda. 

 

Cos’è la Cloud Migration

Il concetto di Cloud Migration identifica appunto un passaggio che, nella maggior parte delle volte, viene effettuata da un modello di Hybrid Cloud ad uno Multi Cloud. Questa procedura non può essere ridotta al solo aspetto pratico del reparto IT di un’azienda, ma deve essere ricondotto alla scelta strategica compiuta da parte di imprenditori e quadri dirigenziali. 

Infatti, le circostanze che possono portare ad una Cloud Migration sono numerose, ma le principali di queste sono: 

  • Necessità di eseguire un upgrade tecnologico: spesso, le aziende decidono di modificare la modalità di fruizione dello spazio condiviso online in relazione alle mutate necessità interne. In particolare, dal punto di vista tecnologico, effettuare un passaggio da un modello di Cloud Ibrido a un Multi Cloud sottende la volontà di superare la connessione statica dei servizi, per poter lavorare in maniera più dinamica e orientata alla flessibilità; 
  • Necessità di ridurre i costi della tecnologia: le aziende di fornitura dei servizi si stanno muovendo sempre più verso la direzione in cui il cliente può comprare o pagare solo quello che effettivamente utilizza.
  • Del resto è opportuno sottolineare come la necessità per le aziende di spostarsi da un Hybrid a un Multi Cloud sia figlia di una maturità del mercato del Cloud italiano: infatti, dopo anni di crescita, oggi la condivisione di uno spazio di archiviazione o lavoro comune è parte integrante della strategia IT di numerose aziende.      

    Bisogna inoltre ricordare che si tratta di un tema che ha a che fare con argomenti fluidi e in continuo cambiamento, rendendo spesso la decisione della migrazione da un sistema informativo ad un altro complesso e spesso soggetto ad obiezioni.      

    Le sfide della Cloud Migration 

    Le sfide che le imprese devono fronteggiare in relazione al Cloud Migration hanno come obiettivo comune quello di creare un ambiente dinamico, uno strumento che lavori a supporto e promozione della continua trasformazione del business aziendale. È possibile quindi identificarne, in maniera schematica, i principali ambiti d’azione: 

    Organizzazione

    Anche se può sembrare scontato, uno dei primi aspetti da curare per le aziende che desiderano gestire in maniera efficace i sistemi Multi Cloud è la creazione di centri di competenza interni adibiti alla gestione di sistemi Cloud complessi. Da questo punto di vista, il reparto IT delle singole imprese svolge un ruolo fondamentale. 

    Queste figure svolgono un ruolo di primaria importanza all’interno di realtà che hanno intrapreso il proprio percorso verso il Cloud e che si apprestano ad ottimizzarlo: si potrebbe dire che sono i protagonisti del cambiamento che consente alle aziende di migliorare le proprie performance. 

    Nonostante la centralità di tali ruoli sia evidente, purtroppo, oggi solamente l’8% delle aziende ha un team dedicato al Cloud: fortunatamente il 13% delle imprese ha mostrato la necessità di volerlo introdurre come figura chiave all’interno di un reparto specializzato e adibito alla gestione e orchestrazione del Cloud. 

    Aumento delle abilità specifiche

    Un elemento da mettere in stretta connessione con il precedente è il cambiamento delle competenze del reparto IT sia dal punto di vista tecnico pratico sia per quanto riguarda le cosiddette soft skill. Infatti, i nuovi membri di questo reparto devono non solo fare fronte al costante aggiornamento tech dei Sistemi Operativi, ma anche comprendere le necessità degli altri reparti aziendali, imparando a comunicare e relazionarsi con loro.

    Tecnologia

    Il cardine del passaggio da un ambiente Cloud ad uno Multi Cloud è proprio la tecnologia, ossia l’adozione di strumenti applicativi specifici atti a gestire in maniera armonica e funzionale ambienti ibridi e Multi Cloud. La caratteristica deve essere proprio quella di permettere il coordinamento delle singole attività in maniera unificata e centralizzata, permettendo alle aziende di ottimizzare tempo e denaro per le imprese. 

    Appare evidente come la componente tecnologia costituisca l’ambito d’azione più immediatamente visibile agli occhi del mondo esterno. Tuttavia, è fondamentale ricordare come la migrazione da un sistema di Hybrid Cloud ad uno di Multi Cloud non costituisca solamente una scelta tecnica/informatica, ma coinvolga l’intera organizzazione del team aziendale: ogni singolo reparto di un’impresa può giovare – in termini organizzativi, di ottimizzazione dei tempi e soprattutto delle performance lavorative – delle opportunità messe a disposizione da questo potente strumento. 

    È opportuno sottolineare come, a fronte di una grande necessità percepita dalle aziende di gestire in maniera integrate le nuove soluzioni tecnologiche in termini di Cloud, non corrisponda un effettivo sviluppo degli strumenti pratici per poterlo sfruttare: infatti il 52% delle aziende sostiene di gestire manualmente ancora gli ambienti Cloud, usufruendo degli strumenti messi a disposizione dal singolo provider.  

    Scarica il White paper di TIM “I vantaggi del cloud ibrido e housing colocation” per identificare tutti i benefici dei quali puoi godere utilizzando questa modalità di fruizione dello spazio condiviso online. 

    1. Osservatori Politecnico 2019
    https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/comunicati-stampa/cloud-transformation-evoluzione-agile

    2. Osservatori Politecnico, FEBBRAIO 2019
    https://blog.osservatori.net/it_it/Cloud-migration

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