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Decreto Rilancio, taglio Irap: quali imprese ne beneficiano e come funziona

Dopo diverse limature e un lungo tira e molla, il decreto Rilancio è finalmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con alcune novità rispetto alla versione precedente. 266 articoli, anziché 250, che mettono in campo una maxi manovra da 55 miliardi di aiuti a imprese e famiglie contro la crisi da Coronavirus.

Taglio Irap 2019 e 2020, come funziona

Una delle misure più interessanti di sostegno alle imprese è il taglio dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, promesso a più riprese dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Ecco cosa dice il decreto in proposito:

  • non è dovuto il saldo Irap per l’anno d’imposta 2019:
    il decreto Rilancio chiarisce che non è dovuto il versamento del saldo dell’Irap relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019, fermo restando il versamento dell’acconto.
  • non è dovuto il primo acconto Irap per l’anno d’imposta 2020:
    non è dovuto nemmeno il versamento della prima rata dell’acconto dell’imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019. L’importo del versamento è comunque escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per lo stesso periodo d’imposta.
  • >>> Scarica qui la versione definitiva del Decreto Rilancio <<<

    Un fondo da 448 milioni per il ristoro di Regioni e Province autonome

    Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un fondo con una dotazione di 448 milioni di euro finalizzato a ristorare alle Regioni e alle Province autonome le minori entrate derivanti dal presente articolo non destinate originariamente a finanziare il fondo sanitario nazionale.

    Quanto si pagherà?

    Posto il taglio Irap, quale sarà dunque l’imposta che le imprese dovranno pagare? Per il 2019, il minor importo tra l’imposta effettivamente dovuta per il 2019 normalmente calcolata e la somma degli acconti calcolati con il metodo storico previsti per il 2019, che, a sua volta, corrisponde al 90% o al 100% (a seconda delle dimensioni dell’impresa) dell’imposta Irap dovuta nel 2018.

    In pratica, se una azienda per il 2019 avrà una imposta superiore a quella che aveva nel 2018, conseguirà un vantaggio fiscale tanto più grande quanto maggiore sarà l’imposta dovuta. Al contrario, un’azienda che avrà nel 2019 una minor imposta rispetto al 2018, non conseguirà nessun vantaggio fiscale.

    Per quanto riguarda invece il taglio del primo acconto dovuto per l’anno d’imposta 2020, equivale al 40% dell’ammontare dell’imposta dovuta per l’anno 2019. Un’azienda che avrà nel 2020 una minor imposta dovuta rispetto al 2019 beneficerà di un taglio Irap 2020 tanto più grande quanto maggiore sarà la riduzione dell’imposta.

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