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Definizione e componenti del nucleo familiare

Nucleo familiare e famiglia anagrafica (o nucleo familiare anagrafico) sono due concetti simili e spesso coincidenti, ma dal significato diverso. Per diverse prestazioni, inclusa la recente misura del reddito di cittadinanza, assume particolare importanza proprio la nozione di nucleo familiare, per questo motivo è importante chiarire le differenze tra i due termini ed evitare ogni eventuale confusione.

Cosa si intende per nucleo familiare

Il nucleo familiare non è altro che l’insieme dei componenti della famiglia anagrafica e dei soggetti fiscalmente a carico, anche se non conviventi. La famiglia anagrafica, in pratica, include le persone conviventi nella stessa casa e legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, tutela o affettivo, così come risultanti dallo stato di famiglia rilasciato dal Comune.

Diversamente, il nucleo familiare può includere anche persone che, pur non avendo la stessa residenza, risultano fiscalmente a carico, come: il coniuge (non legalmente o effettivamente separato), i figli (e i loro discendenti), i genitori, i fratelli, le sorelle (e altri che potete approfondire qui) con reddito lordo annuo inferiore a 2.840,51 €, aumentato fino a 4.000,00€ per i figli minori di 24 anni.

Il concetto di nucleo familiare è fondamentale per il calcolo dell’ISEE, ossia l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, il documento che attesta la condizione economica delle famiglie e che permette di fare richiesta per diverse prestazioni e agevolazioni, ma anche per gli assegni familiari e per l’assegnazione della classe di merito della polizza RC auto.

Nucleo familiare: da chi è composto

Per avere un quadro più chiaro di cosa si intenda per nucleo familiare, è possibile soffermarsi sulle persone che ne fanno parte. In particolare, nel nucleo familiare rientrano:

  • il dichiarante;
  • i figli minori, anche se a carico ai fini Irpef di altre persone, che risiedono con il proprio genitore;
  • il coniuge anche se non risulta nello stato di famiglia;
  • i minori in affidamento preadottivo o temporaneo;
  • tutte le persone presenti nello stato di famiglia anagrafico;
  • i figli maggiorenni che sono a carico ai fini Irpef;
  • i figli minori del coniuge non residente con le persone presenti nello stato di famiglia, i maggiorenni a carico Irpef e i minori a lui affidati dal giudice;
  • le persone a carico ai fini Irpef anche se non presenti nello stato di famiglia del dichiarante;
  • i figli minori che convivono con le persone a carico ai fini Irpef non presenti nello stato di famiglia, se non affidati a terzi;
  • le persone che ricevono assegni alimentari, non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, dalla persona di cui sono a carico.
  • Non fanno invece parte del nucleo familiare:

  • le persone a carico ai fini Irpef di soggetti non presenti nel medesimo stato di famiglia;
  • il coniuge con residenza diversa.
  • È importante notare come il vincolo del matrimonio faccia sì che marito e moglie siano sempre membri dello stesso nucleo familiare, anche se non presenti sullo stesso stato di famiglia e non conviventi. I coniugi apparterranno a nuclei familiari diversi solo in alcuni casi specifici, come la separazione legale, il divorzio, una domanda di nullità del matrimonio, un provvedimento di allontanamento dalla residenza familiare, oppure qualora il giudice abbia consentito la diversa residenza a seguito di provvedimenti temporanei e urgenti.

    Nucleo familiare: quando si parla di figli a carico

    I figli, così come altri familiari, risultano a carico del dichiarante qualora presentino un reddito inferiore ai 2.840,51 € (o inferiore a 4.000,00 € se minori di 24 anni). I figli minorenni che vivono con uno solo dei due genitori rientrano nel nucleo familiare del genitore con cui condividono l’abitazione; il maggiorenne che non convive con i genitori rientra invece nello stesso nucleo familiare se a loro carico ai fini IRPEF, secondo i limiti di reddito sopra citati, non coniugato e senza figli.

    Se il figlio maggiorenne è sposato, anche se fiscalmente a carico dei genitori, questi darà vita a un nucleo familiare composto da lui, il coniuge ed eventuali figli. Le ultime norme stabilite con decreto del 29 gennaio 2019 ai fini del reddito di cittadinanza e delle altre prestazioni agevolate, hanno infine stabilito che il figlio maggiorenne che non vive con i genitori fa parte del nucleo familiare solo se di età inferiore a 26 anni, rispetta i requisiti per essere a loro carico a fini Irpef, non è coniugato e non ha prole a suo carico.