È un testo complesso, con oltre 250 articoli, quello annunciato dal premier Conte in conferenza stampa per la presentazione del decreto Rilancio. 55 miliardi, “pari a due Manovre, due Leggi di bilancio”, un lavoro “incredibile” che Conte ha serratamente portato avanti con i ministri e tutti gli staff tecnici.
Tante le misure in agenda (qui lo speciale QuiFinanza sul Dl Rilancio) ma con non poche lacune su più fronti. Tra i provvedimenti certi, prima annunciato, poi passato in forse e infine nuovamente confermato, il superbonus per le detrazioni fiscali relative a lavori di efficientamento energetico e sismico.
Il cosiddetto ecobonus sale al 110% e prevede detrazioni per specifici lavori di ristrutturazione, che siano di efficientamento energetico o sismico e tutela ambientale per le opere e gli impianti di ristrutturazione immobiliare su case e palazzi. Di fatto, quelle volute dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, sono interventi di riqualificazione energetica o sismica a costo zero per le famiglie, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori.
I lavori andranno realizzati tra l’1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. La norma vale anche per le facciate dei palazzi, che potranno essere rimessi a nuovo praticamente gratis. L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires.
A chi spetta l’ecobonus
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. In particolare:
Sono inoltre ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la realizzazione degli interventi e questi non siano effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa:
Come richiedere l’ecobonus
Per richiedere l’agevolazione è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:
– sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari e ’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione
– acquisto e posa in opera delle schermature solari
– installazione di impianti di climatizzazione dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, se le detrazioni sono richieste per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
– acquisto e installazione di dispositivi multimediali
Per quali lavori si può chiedere
I lavori ammessi sono tutti quelli già previsti dal precedente ecobonus, cui si aggiungono due importanti novità. Ecco l’elenco completo: