Anche se l’emergenza Coronavirus ha fatto slittare a fine settembre la data ultima per la presentazione della dichiarazione dei redditi (anche se nulla vieta di presentarla prima di quella scadenza), sul sito dell’Agenzia delle Entrate i contribuenti possono già visualizzare e scaricare il loro 730 precompilato e verificare che le deduzioni e le detrazioni inserite siano corrette.
Tra queste, le spese sanitarie sono quelle che (nella stragrande maggioranza dei casi) concorrono in maniera preponderante alla definizione delle detrazioni da applicare alle tasse da pagare. Dopo varie ipotesi di riforma avanzate nei mesi precedenti, il Governo ha confermato l’aliquota del 19%, con la promessa di studiare un diverso sistema di detrazione per gli anni a venire. Nelle istruzioni della dichiarazione precompilata, inoltre, viene indicata anche il valore della franchigia per le spese mediche. Ossia, la cifra al di sotto della quale non è possibile godere delle detrazioni previste dalla legge.
Qual è la franchigia per le detrazioni delle spese mediche
Così come viene specificato nelle istruzioni allegate alla dichiarazione precompialta 730/2020, la detrazione del 19% è applicabile solamente per le cifre che eccedono i 129,11 euro. Come si legge a pagina 43, infatti, “chi presta l’assistenza fiscale calcolerà la detrazione del 19 per cento solo sulla parte che supera l’importo di 129,11 euro”.
Detrazioni spese mediche: quali concorrono alla formazione della franchigia
Prima di rivolgersi a un Centro di assistenza fiscale o di contattare un commercialista per correggere il 730 precompilato, è il caso di conoscere esattamente quali sono le spese mediche che concorrono alla formazione della franchigia da 129,11 euro.
Come specificato nelle istruzioni che accompagnano la dichiarazione dei redditi precompilata 2020, le spese sanitarie detraibili sono: