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Fatturazione elettronica anche per i forfettari: la decisione della Corte dei Conti

Introdotta obbligatoriamente a partire dal 1 gennaio 2019, la fatturazione elettronica tra privati ha conosciuto un successo forse superiore a quello preventivato dai suoi stessi utilizzatori. Al termine del primo anno di utilizzo, i quasi 5 milioni di partite IVA interessati dal provvedimento hanno scambiato oltre 2 miliardi di documenti fiscali, segno che lo strumento è stato apprezzato e ampiamente utilizzato.

E, nei prossimi mesi, potrebbe conoscere una diffusione ancora maggiore. La Corte dei Conti, nel suo “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2020“, consiglia di estendere l’utilizzo dello strumento anche alle partite IVA forfettarie, al momento esonerate dall’emissione di fatture elettroniche (anche se, liberamente, possono scegliere di farlo ugualmente). Questa misura, unita a un’adozione più veloce dello scontrino elettronico e della trasmissione telematica dei corrispettivi, garantirebbe un contrasto più significativo all’evasione fiscale.

Fattura elettronica per i forfettari: la proposta della Corte dei Conti

Al punto 18 del Rapporto pubblicato lo scorso 27 maggio dalla Corte dei Conti (“Le misure di contrasto all’evasione nella manovra 2020”), i giudici contabili affermano chiaramente che la fattura elettronica è uno degli strumenti principe che lo Stato può utilizzare nella lotta all’evasione fiscale. Per questo sarebbe utile estenderne l’utilizzo.

“Un potenziamento dell’efficacia delle misure assunte con la fatturazione elettronica – si legge nel Rapporto – potrebbe derivare dal superamento della facoltatività della fatturazione elettronica per alcune categorie di contribuenti (più di 1,8 milioni di soggetti). Ciò in considerazione del rilievo che assume, per il corretto funzionamento dell’intero sistema, la conoscenza completa degli scambi intercorsi tra tutti gli operatori economici, dato il livello di semplificazione operativa raggiunto dalle attuali tecnologie disponibili sul mercato”.

Una ulteriore misura da adottare nel minor tempo possibile, sostengono i giudici contabili, è quella dell’estensione dello scontrino elettronico a “tutti i contribuenti che operano verso il consumatore finale” che, unitamente all’avvio della lotteria dei corrispettivi, potrebbe consentire un abbattimento dell’evasione fiscale.

Fattura elettronica per i forfettari, i vantaggi per i contribuenti

Questa soluzione, si legge sempre nel rapporto, porterebbe vantaggi anche agli stessi titolari di partita IVA forfettaria. La disponibilità di un maggior numero di dati, infatti, permetterebbe di velocizzare tutto l’iter relativi alla dichiarazione IVA e alla dichiarazione dei redditi dei forfettari.

Questo sistema, affermano i giudici della Corte dei Conti, consentirebbe di “Gestire in via completamente informatizzata i processi di registrazione, liquidazione e dichiarazione IVA e permetterebbe all’amministrazione fiscale di erogare i servizi di precompilazione delle dichiarazioni con il massimo dei benefici proprio nei confronti degli operatori in regime forfettario”.