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Fisco, cartelle sospese fino ad agosto ma gli italiani pagano comunque

Nonostante la sospensione fino al 31 agosto delle cartelle decisa dal Governo, il lockdown non ha impedito a molti italiani di continuare a onorare le scadenze fiscali. Questo, nonostante il Dl Rilancio (qui lo speciale QuiFinanza) abbia differito proprio alla fine di agosto il termine, precedentemente fissato al 31 maggio, della sospensione della notifica di nuove cartelle e dell’invio di altri atti della riscossione, compresa la possibilità per l’Agenzia di avviare azioni cautelari ed esecutive, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

È stato inoltre concesso più tempo anche per i pagamenti derivanti da cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, in scadenza dall’8 marzo, sospesi anche in questo caso fino al 31 agosto. Tali versamenti dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2020.

Quanti hanno già onorato le scadenze

Eppure, nonostante queste misure, la maggioranza dei contribuenti ha regolarmente versato le rate delle cartelle ad aprile. Secondo i dati, la percentuale di cittadini che ha onorato comunque le scadenze originarie è il 59%, cioè circa 500mila persone su un totale di 841mila con un piano di dilazione tra gennaio e febbraio. 

I dati per Regione

Tra le regioni più “virtuose” in questo senso ci sono la Sardegna e il Veneto, entrambi con un 63% di contribuenti che hanno già versato il dovuto nonostante le proroghe. Poco al di sotto, il Lazio, con il 62%. Ma ecco i dati Regione per Regione:

  • Abruzzo: 54%
  • Basilicata: 55%
  • Calabria: 56%
  • Campania: 59%
  • Emilia Romagna: 59%
  • Friuli-Venezia Giulia: 60%
  • Lazio: 62%
  • Liguria: 57%
  • Lombardia: 59%
  • Marche: 54%
  • Molise: 52%
  • Piemonte-Valle d’Aosta: 60%
  • Puglia: 59%
  • Sardegna: 63%
  • Toscana: 58%
  • Trentino-Alto Adige: 60%
  • Umbria: 56%
  • Veneto: 63%
  • Considerando le province, a Cagliari i contribuenti che hanno già assolto ai propri obblighi fiscali sono il 65%, a Roma il 63%, a Torino il 62%, a Trento e Venezia il 61%.

    Le ragioni del fenomeno

    Qual è la ragione del fenomeno? Uno dei motivi che potrebbe aver spinto un così alto numero di cittadini a non approfittare della sospensione delle cartelle è la volontà di non trovarsi tra qualche mese davanti a un carico fiscale notevole e concentrato.

    Altra ragione potrebbe essere la possibilità della menzione dell’amministrazione finanziaria prevista dal Cura Italia, che potrà essere utilizzata a fini commerciali e di pubblicità. 

    Chi ha usufruito della sospensione

    Ad ogni modo, resta notevole il numero di cittadini che, gravati dalle perdite dei mesi di lockdown, hanno invece usufruito della sospensione. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono infatti 6,7 milioni le cartelle sospese, con un record di 1,71 milioni nel Lazio.