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Fisco, controlli a tappeto dell’Agenzia delle Entrate: chi rischia col nuovo sistema

Controlli a tappetto e mirati ad prevenire, contrastare e stanare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale: questo è uno degli obiettivi principali del nuovo programma finanziato dall’Ue che vede in prima linea l’Agenzia delle Entrate. Ben 900 milioni di euro sono stati stanziati per il nuovo sistema, che permetterà di procedere con controlli serrati e mirati sulla base delle informazioni già in possesso dell’Amministrazione Finanziaria.

Come funziona il nuovo sistema finanziato dall’Unione europea

Il nuovo sistema finanziato dall’Unione europea verrà messo in pratica dall’Agenzia delle Entrate, che avvierà i primi controlli già quest’anno: si parla di ben 300 verifiche al giorno soltanto per i liberi professionisti che, nei prossimi 12 mesi, coinvolgeranno circa 110 mila P. Iva, ma non solo. Verranno passate al setaccio movimenti e transazioni sospette di tutti i contribuenti, sulla base delle informazioni già presenti e dichiarate all’Anagrafe tributaria.

I controlli sfrutteranno l’intelligenza artificiale, col fine di potenziare gli strumenti di network analysis, machine learning e data visualization. Nello specifico:

  • la network analysis servirà ad analizzare (e stanare) relazioni indirette e nascoste tra le società, quelle cui fine ultimo è eludere o evadere le tasse;
  • il machine learning sfrutterà gli algoritmi già utilizzati dall’Agenzia per prendere informazioni delle operazioni già svolte e migliorare la propria efficienza;
  • il data visualization fornirà rappresentazioni grafiche delle analisi svolte dall’intelligenza artificiale, in modo da rendere possibile l’analisi ai funzionari dell’Amministrazione finanziaria.
  • Dopo l’emergenza Covid partono i controlli a tappeto dell’Agenzia delle Entrate

    Il programma Ue che coinvolge l’Italia fa parte di quegli interventi messi a punto a seguito dell’emergenza Covid: si tratta infatti di misure mirate a ottimizzare le risorse a disposizione dello stato impegnato in prima linea a contrastare gli effetti dannosi della pandemia.

    A rischio quindi sono tutti i contribuenti che evadono o eludono il Fisco, come per esempio quelli che hanno indebitamente usufruito dei bonus elargiti a seguito del blocco totale delle attività.

    Il progetto mira infatti a “prevenire e contrastare, in tempi sempre più rapidi, fenomeni evasivi ed elusivi, messi in essere mediante la realizzazione di strutture societarie e schemi transazionali, le frodi Iva, anche intracomunitarie, l’utilizzo indebito di crediti d’imposta e di altre agevolazioni”, ha spiegato il direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini, ma sempre nel rispetto del trattamento dei dati sensibili e delle norme sulla privacy.