Tra le proroghe delle scadenze fiscali introdotte a seguito dell’emergenza Covid-19, c’è anche lo slittamento dal 30 giugno al 20 luglio 2020 dei versamenti delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi.
La proroga, contenuta nel Dpcm del 27 giugno, si applica in particolare ai contribuenti interessati dall’applicazione degli ISA, compresi quelli aderenti al regime forfetario, di vantaggio e ai soci di società in regime di trasparenza.
Le nuove scadenze
Il decreto di fine giugno, infatti, ha ridefinito le scadenze di versamento delle tasse relative al saldo 2019 e al primo acconto 2020, che derivano dalla dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2019. Il provvedimento ha anche ridefinito la rateazione per chi decide di rimandare ulteriormente l’appuntamento con il fisco.
Le scadenze attualmente in vigore sono dunque:
I versamenti coinvolti
Quali versamenti sono coinvolti nello slittamento? Il Dpcm del 27 giugno applica la proroga:
I beneficiari
Oltre ai soggetti che esercitano attività per le quali sono stati approvati agli ISA, e che dichiarano ricavi o compensi di importo non superiore ai limiti stabiliti, lo slittamento si applica:
L’interesse da applicare ad ogni rata successiva alla prima è pari al 4% annuo.
Ipotesi ulteriore slittamento
Ma sul tavolo del Governo, grazie a un ordine del giorno votato di recente dalla Camera, c’è anche un già anticipato ulteriore slittamento delle scadenze fiscali al 30 settembre, senza l’applicazione di sanzioni e interessi. Un’ulteriore proroga richiesta a gran voce da più parti, in considerazione della situazione di eccezionalità economica causata dai mesi di lockdown.