La Legge di Bilancio 2021 va incontro al settore della ristorazione con l’introduzione del bonus cuochi. Vediamo di cosa si tratta e quali sono i requisiti per beneficiarne.
Essere proprietari di ristoranti e/o svolgere la mansione di chef alle dipendenze di altri ristoratori è decisamente una sfortuna in questo periodo di pandemia. I provvedimenti restrittivi che si sono susseguiti dal mese di marzo 2020 ad oggi hanno messo in ginocchio il settore della ristorazione, coinvolgendo sia gli imprenditori gestori dei ristoranti sia i lavoratori dipendenti delle varie attività. Il bonus cuochi è una delle misure messe in campo dal Governo per fronteggiare le difficoltà degli operatori del settore.
Si tratta di un credito d’imposta concesso ai cuochi professionisti che sosterranno spese per:
Il credito può raggiungere il 40% delle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021, tenendo presente che la misura massima spettante è di 6.000 euro.
I soggetti interessati dalla misura sono i cuochi professionisti impiegati presso alberghi e ristoranti come lavoratori dipendenti o come lavoratori autonomi con partita IVA. In questo secondo caso, potranno godere del credito d’imposta anche nel caso in cui non siano possessori del codice Ateco 5.2.2.1.0.
L’importo spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione, è escluso dal calcolo Irpef e Irap e può essere ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
I criteri e le modalità di attuazione saranno stabiliti con Decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e delle finanze, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021.
Giovanni Fanni – Fisco 7