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Modello 730, nuove scadenze e ampliamento platea destinatari: novità in Manovra

In questi giorni non si fa altro che parlare di Manovra Finanziaria. Gli emendamenti alla Legge di Bilancio presentati alla Commissione Bilancio in Senato questa settimana, inevitabilmente, hanno riacceso il dibattito sull’argomento. Per l’approvazione definitiva, quasi sicuramente, si dovrà però aspettare il prossimo anno ma, nel frattempo, sulle modifiche al vaglio del Governo si continua a discutere.

Uno degli emendamenti presentati, per esempio, prevede una revisione del calendario fiscale a partire dalla scadenza del modello 730, che slitterebbe in questo modo dal 23 luglio al 30 settembre. La proposta al momento è contenuta nel pacchetto di emendamenti dei relatori del Dl Fiscale che sarà preso in esame in una riunione di maggioranza, durante la quale si deciderà quali mozioni presentate dai vari partiti in Parlamento dovranno essere depositati in Commissione Finanze alla Camera.

Sempre riguardo al 730, è stato proposto anche di ampliare la platea dei soggetti che può utilizzare il modello per procedere con la presentazione della propria dichiarazione dei redditi. Non più solo lavoratori dipendenti e pensionati dunque, poiché la possibilità di usare il modello 730 per le proprie denunce reddituali verrebbe così estesa anche ai titolari di redditi assimilati a quello di lavoro dipendente (senza limitazioni).

Novità importanti andrebbero ad interessare anche le operazioni di conguaglio, per le quali si è chiesto di valutare l’introduzione di un “termine mobile” per tutti quei conguagli che arriveranno con la prima retribuzione utile o, comunque, con la retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il risultato contabile. In questo modo le operazioni di conguaglio, che oggi vengono poste in essere nei mesi di luglio e agosto, si “spostano” e distribuiscono in più mesi, tra giugno e ottobre per essere precisi.

A proposito di termini e slittamento delle scadenze, in fine, con il pacchetto degli emendamenti presentati è stata avanzata la proposta di spostare anche: dal 7 al 16 marzo il termine di scadenza per la trasmissione delle certificazioni uniche da parte dei sostituti di imposta, dal 15 al 30 aprile l’accesso alla dichiarazione precompilata da parte dei contribuenti e al 15 dicembre il termine per la trasmissione delle scelte dei contribuenti sul 2 per mille dall’Agenzia delle Entrate al Mef.