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Pechino, giro di vite sulle piattaforme di pagamento online

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Esattamente un mese dopo il varo del draft, e accolti i suggerimenti del pubblico, l’Autorità di autoregolamentazione della borsa e delle assicurazioni CBIRC ha varato le regole definitive per gli istituti di pagamento non bancari. In pratica le piattaforme di pagamenti online dei giganti dell’e-commerce dovranno mettersi in regola, aderire a regole precise di capitale e di operatività. Pena la perdita della licenza a operare sul mercato.

Le piattaforme cambiano pelle

Un varo ancora in fase di Capodanno cinese, legato tuttavia al termine del 19 febbraio, sabato scorso infatti era la data ultima prima dell’entrata in vigore.

La nuova regolamentazione, in pratica, ha dato il via libera alla mutazione della veste giuridica delle piattaforme di pagamenti online dei giganti cinesi dell’e-commerce.

Non sarà un’operazione semplice nè indolore, per loro, in più ne intaccherà il valore di borsa e forse anche l’operatività concreta.

D’ora in poi, infatti, questi attori della finanza cinese che sono funzionali all’e-commerce – attualmente è il settore che ricopre un terzo del Pil cinese – devono sottoporsi a regole stringenti, a cominciare dai requisiti di capitale richiesti nonchè alla loro operatività concreta.

Gli effetti della riconversione

Non diventeranno banche, ovviamente. Ma potranno collaborare con le banche anche se entro limiti ben precisi: in pratica l’attività bancaria online che si concretizza nell’attività delle piattaforme non potrà eccedere il 30% del mercato.

E vengono introdotte norme specifiche in caso di alleanze tra piattaforme fatte solo per evitare i controlli dell’Antitrust che, pure, ha colpito severamente negli ultimi mesi i giganti dell’online.

Il sistema delle banche tradizionali, dunque, si autotutela e fissa i confini entro i quali le banche online possono operare.

Per le piattaforme associate ai giganti Alibaba, Tencent, e ultimamente Bytedance, si apre una stagione difficile, perchè anche chi ha una licenza dovrà adeguarsi pena la revoca dell’operatività.

Il prestito al consumo ha rappresentanto una parte ridottissima del volume d’affari di questi colossi, i quali non avrebbero potuto muoversi sul terreno della finanza senza l’appoggio di banche tradizionali. Poi però hanno esagerato e di qui la scure della CBIRC che non mancherà di produrre effetti pesanti. D’altro canto Alibaba& co. vantano una audience sterminata, destinata a crescere in un prossimo futuro.

Questa mossa, quindi, è solo l’ultimo passo da parte delle autorità di Pechino per imbrigliare e regolamentare il Far West finanziario cinese, antitetico allo sviluppo ordinato dei mercati.