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Proroga IRAP, cartelle, fermi e pignoramenti: Draghi fissa le nuove date

Tra le diverse proroghe stabilite in questi mesi causa Covid, il governo Draghi ha deciso anche la proroga del termine per il pagamento dell’Irap in alcuni casi specifici.

L’IRAP-Imposta Regionale sulle Attività Produttive, è dovuta per l’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. Costituisce in ogni caso presupposto di imposta l’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato.

Ora, il MEF ha stabilito la proroga, dal 30 aprile 2021 al 30 settembre 2021, senza sanzioni e interessi, dell’IRAP non versata per effetto dell’errata applicazione delle previsioni di esonero previste nel decreto Rilancio, in relazione alla determinazione dei limiti e delle condizioni previsti dalla Commissione europea il 19 marzo 2020.

Cosa aveva previsto il decreto Rilancio

Ricordiamo che con il decreto Rilancio (qui lo speciale QuiFinanza) il governo Conte aveva stanziato 155 miliardi per avviare la Fase 2 dell’economia italiana per affrontare la crisi innescata dalla pandemia e sostenere la ripresa.

130 miliardi erano stati destinati a fornire liquidità e sostegno al lavoro e all’economia tramite misure di ristoro per le imprese con contributi a fondo perduto, la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno, contributi per affitti e bollette, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, l’allungamento delle tutele della Cassa Integrazione per 16 miliardi, delle indennità di lavoratori autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti e l’introduzione di interventi per aiutare colf e badanti.

A uno dei settori più colpiti, il turismo, erano stati destinati 3 miliardi di aiuti, serviti anche per il credito di imposta per le vacanze delle famiglie e l’esenzione IMU per le attività del settore ricettivo. E 2 miliardi erano stati allocati a sostenere le misure fiscali, fra le quali l’azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali.

Proroga cartelle, fermi e pignoramenti

È ancora in corso di definizione anche la nuova legge che proroga al 31 maggio 2021 il termine di sospensione delle attività di riscossione, attualmente fissato al 30 aprile 2021 dal decreto Sostegni (qui lo speciale QuiFinanza).

La sospensione, introdotta a partire dall’8 marzo 2020 dal decreto Cura Italia, riguarda tutti i versamenti derivanti da:

  • cartelle di pagamento
  • avvisi di addebito
  • avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione
  • invio di nuove cartelle
  • possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.
  • Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le Pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare prima di disporre pagamenti di importo superiore a 5mila euro.