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Quando non si pagano IMU e TASI 2019: cos’è e quanto vale l’importo minimo

Alle 23:59 del 16 dicembre (oggi) scade il termine per il pagamento del saldo dell’IMU e della TASI 2019 e molti contribuenti sono ancora alle prese con calcoli vari per capire chi paga l’IMU e la TASI e quanto si deve pagare. Pochi sanno, però, che esiste una soglia limite al di sotto della quale anche i proprietari di seconde abitazioni non sono tenuti a pagare.

Si tratta del cosiddetto importo minimo, un valore stabilito per legge che esenta tutti i proprietari di immobili al pagamento dell’IMU e della TASI. Secondo la legislazione finanziaria e fiscale del nostro Paese, al di sotto dei 12 euro i contribuenti non devono pagare IMU e TASI 2019 e non devono dunque preoccuparsi della scadenza del termine di pagamento del saldo. Bisogna però fare attenzione: la legge, infatti, stabilisce in maniera piuttosto precisa quando si applica l’importo minimo e quando, invece, il pagamento deve essere corrisposto ugualmente.

Quando si parla di importo minimo di IMU e TASI, infatti, ci si riferisce all’intero importo dell’imposta e della tassada pagare, e non a una sua rata. Inoltre, nel calcolo dei due “balzelli” devono essere inclusi tutti i terreni e tutti gli immobili di proprietà del contribuente. Insomma, l’importo minimo si applica solamente se la somma di IMU e TASI riferita a tutte le proprietà è inferiore ai 12 euro; in caso contrario, invece, il pagamento dovrà essere effettuato come da legge.

E’ importante, dunque, non farsi confondere le idee: nel caso in cui le rate di acconto e saldo per IMU e TASI sono di 9 euro (o una cifra compresa tra 6 euro e 11 euro) dovremmo comunque pagarle. La loro somma, infatti, è di 18 euro, cifra superiore ai 12 euro complessivi di importo minimo stabiliti per legge.

L’importo minimo si applica anche nel caso in cui l’immobile o i terreni sui quali vengono calcolati IMU e TASI sono di proprietà di due o più contribuenti. Solo che, in questo caso, l’importo minimo di IMU e TASI si applicherà sulla quota spettante a ogni proprietario. Se, ad esempio, due fratelli dovessero ereditare un’abitazione dai loro genitori e si trovassero con IMU e TASI di 22 euro, non sono tenuti a effettuare alcun versamento. Il totale, infatti, va diviso per due, ossia 11 euro a testa. Una cifra inferiore ai 12 euro previsti dalla legge.