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Riforma fiscale, nuovi scaglioni Irpef nel 2022? Il piano

Riforma dell’architettura fiscale e assegno unico: sono questi i due punti fermi su cui è chiamato a misurarsi il governo nel prossimo biennio. E sarà lo strumento della legge delega ad orientare sia la riforma fiscale stessa, sia il riordino delle agevolazioni per le famiglie con figli, che introdurrà l’assegno unico.

Entrambe le norme saranno predisposte entro la fine dell’anno, quindi nell’ambito della sessione di Bilancio: l’obiettivo del Governo è che l’assegno unico universale parta già nel 2021, mentre la revisione delle aliquote IRPEF dovrebbe partire a gennaio 2022, con un occhio di riguardo ai ceti medi e bassi.

Ne ha parlato il ministro Gualtieri n sede di audizione parlamentare sulla NaDEF, la nota di aggiornamento al DEF, il documento di economia e finanza.

“Il disegno di riforma fiscale verrà calibrato con l’obiettivo di semplificare e ridurre il prelievo sul lavoro e, in particolare, sui redditi medi che, finora, hanno beneficiato solo parzialmente degli interventi di riduzione delle imposte degli ultimi anni. Gli obiettivi di semplificazione favoriranno inoltre il raggiungimento di una maggior trasparenza del sistema”.

Revisione Irpef
Gualtieri sottolinea che la revisione dell’IRPEF sarà operatgiva dal 2022. Tempi più stretti, invece, per l’assegno unico universale, previsto per il 2021. Si tratta, fondamentalmente, di un intervento di riordino di tutte le agevolazioni attualmente previste (bonus sili, bonus nascite e via dicendo), verso una misura più universalistica.

Taglio cuneo fiscale
Verrà inoltre completato il finanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente: sono i 100 euro in busta paga da luglio scorso per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 40mila euro. In base alla legislazione vigente (la manovra dello scorso anno), è strutturale per i redditi fino a 28mila euro, mentre termina a fine anno 2021 fra i 28mila e i 40mila euro. L’obiettivo, evidentemente, è di prorogarlo anche per questi lavoratori.