Aggregatore di News su #finanza, #fintech e mondo del #factoring

Société Générale, partnership con Fintech District per sviluppare l’ecosistema

Cliente e investitore allo stesso tempo, ma soprattutto attore protagonista per il consolidamento dell'ecosistema del fintech.
È con questo spirito che Société Générale rafforza la sua presenza in Italia grazie all'alleanza strategica con il Fintech
District milanese apportando l'esperienza del suo incubatore fintech specializzato nel trading. Si tratta della prima banca
internazionale a unirsi alla community italiana dell’innovazione all’incrocio tra finanza e tecnologia.

In pieno spirito di open innovation, senza un ruolo predeterminato, Société Générale apporta l’esperienza concreta del duo incubatore fintech, Global Market
Incubator, l’unico a livello globale dedicato alle startup specializzate nelle attività di trading, un comparto che vale circa
il 5% degli investimenti complessivi nel fintech a livello globale avendo raccolto sette miliardi di dollari dal 2010.

«Per noi le startup fintech sono straordinarie abilitatrici grazie a business model che possono diventare globali», afferma
Albert Loo, global deputy head of sale della banca francese, che spiega la filosofia innovativa adottata: «La banca può limitarsi a un ruolo del tutto passivo
come semplice investitore oppure cavalcare l’innovazione diventando cliente di aziende che sono molto brave in attività specifiche
rilevanti per la banca. Ma soprattutto ci interessa essere parte dell’ecosistema contribuendo in maniera attiva alla disruption del sistema».

Nato lo scorso ottobre l’incubatore di SocGen ha selezionato sei startup con attività che spaziano dall’estrazione automatica
di informazioni agli analytics su dati ricavati da fonti alternative, dalle soluzioni sofisticate di risk management all’utilizzo del machine learning per rilevare anomalie ed errori negli ordini o per fornire informazioni certificate istantanee fino ad arrivare a una piattaforma
per derivati. «Le startup fintech garantiscono miglior efficienza, più offerta e una maggiore connessione con i clienti: per
molte è opportuno sviluppare i servizi, non necessariamente con noi, ma anche con altre banche: l’importante è contribuire
a co-creare l’innovazione a beneficio di tutti, in un clima di “frienemies”, di amici-nemici in cui poter avere il meglio
di entrambi i mondi», spiega Loo.

«L’ingresso della prima banca internazionale in Fintech District sottolinea la portata europea del mercato – sottolinea Alessandro
Longoni, head of Fintech District -: anche in Italia gli investimenti nel fintech si sono quadruplicati nel 2018 raggiungendo
quasi i 200 milioni di euro. L’esperienza di SocGen, che confidiamo possa essere seguita da altri attori europei, contribuisce
allo sviluppo dell’intero ecosistema incentivando anche la creazione di sinergie con le startup della nostra community».

© Riproduzione riservata