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Tasse, si lavora su Riforma Fiscale globale: cosa cambia per i contribuenti

La lotta all’evasione non è solo una prerogativa italiana, ma è diventata argomento di discussione anche al G20, dove la Riforma Fiscale globale sarà uno degli argomenti su cui le potenze mondiali saranno chiamati a confrontarsi. L’obiettivo? Garantire un trattamento equo a tutti i contribuenti ed evitare la fuga dei capitali verso i cosiddetti paradisi fiscali.

Riforma Fiscale globale: al vaglio aliquota minima unica sui profitti

A Riad, in Arabia Saudita, i rappresentanti dei 20 Paesi più industrializzati al mondo – tra cui l’Italia – saranno chiamati a discutere, in occasione del G20, di fisco e tasse. Sul tavolo delle proposte, al vaglio dei Ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali dei Paesi membri, c’è una nuova Riforma Fiscale globale.

Il problema che si vuole eliminare alla radice resta uno, ovvero quello della fuga dei capitali in paesi esteri considerati dei veri e propri paradisi fiscali. Per questo motivo, onde contrastare una pratica che per molte multinazionali sembra essere diventata una prassi, tra le soluzioni prese in esame vi è quella dell’aliquota minima unica sui profitti.

Aliquota minima unica sui profitti: come funziona

L’aliquota minima unica andrebbe a colpire i profitti delle aziende. L’idea, come suggerisce il nome, è quella di stabilire una tassazione “minima” appunto, uguale per tutti. In questo modo i soggetti contribuenti (per lo più imprenditori e imprese) sapranno già che – a prescindere da quello che prevede uno specifico sistema impositivo nazionale – le imposte sui profitti non potranno più scendere sotto una certa soglia.

Anche se sede fiscale e sede operativa non coincidono (o si trasferisce la prima in uno Paese diverso da quello dove si trova la seconda), dopo la Riforma del G20 aziende e imprese dovranno comunque pagare l’aliquota minima nello Stati dove hanno realizzato la produzione e ottenuto ricavi.

Riforma G20: le aziende più colpite

Come è facile intuire, quello che si vuole fare è eliminare le zone a fiscalità agevolata che continuano ad attirare grandi aziende e importanti realtà economiche, a discapito di quei Paesi dove la tassazione non riconosce determinati privilegi. I più colpiti saranno sicuramente i colossi del web, che in realtà rappresentano il motivo per cui al G20 la Riforma Fiscale è diventata uno dei temi più importante da trattare.