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Tasse, tutti i versamenti di giugno

Giugno è un mese ricco di appuntamenti per i contribuenti italiani: dopo la sospensione dei pagamenti concessa durante il lockdown, questo mese riprendono a pieno regime i versamenti fiscali. Irpef, Ires, cedolare secca e non solo: vediamo insieme quali sono tutte le tasse da pagare a giugno.

Giugno nero per i contribuenti: il Fisco torna a chiedere il conto

La tregua concessa ai contribuenti durante l’emergenza sanitaria è ormai da considerarsi superata. Con l’arrivo di giugno e il superamento della Fase 2 (qui lo speciale di QuiFinanza), il Fisco torna a chiedere il conto.

Il calendario fiscale risulta essere ricco di appuntamenti questo mese. Ai consueti versamenti da effettuare ogni anno in questo periodo, infatti, si vanno ad aggiungere tutte le tasse e le imposte rimandate o sospese durante il lockdown. Con la ripresa delle attività l’Erario è pronto a richiedere quanto gli spetta e, per questo motivo, c’è chi parla già di un giugno nero per i soggetti che risultano essere debitori nei confronti dello Stato.

Tutte le tasse di giugno

Tra le scadenze fiscali di giugno, che insieme valgono un tesoretto di ben 29 miliardi per le casse statali, vanno sicuramente annoverate:

  • Irpef;
  • Ires;
  • e cedolare secca sugli affitti.
  • Tra saldo 2019 e acconto 2020, secondo i dati riporti dal Centro studi di Unimpresa, si parla di importi che si aggirano intorno ai 28,9 miliardi di euro (11,7 miliardi di tributi da saldare e 17,2 miliardi da versare in anticipo). A queste imposte si va aggiungere poi il versamento della prima rata Imu da pagare entro il 16 giugno, oltre al versamento dell’Iva a debito tramite F24 e le liquidazioni periodiche Lipe relative al primo trimestre del 2020.

    C’è tempo invece fino a settembre per la dichiarazione dei redditi da parte di dipendenti e pensionati anche se, come abbiamo spiegato qui, prima si procede con la presentazione della denuncia e prima si potranno ottenere eventuali rimborsi.

    Cosa succede a chi non paga

    La pausa fiscale concessa durante il lockdown ha ormai esaurito il suo tempo, l’invio di cartelle e l’esecuzione di accertamenti da parte del Fisco riprenderà infatti a pieno regime.

    Chi non rispetta le scadenze fiscali di giugno, e in generale tutte quelle successive, si espone infatti al rischio di ricevere avvisi bonari e cartelle di pagamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Il che comporta non solo l’intimazione a pagare quanto dovuto, ma anche il versamento di ulteriori interessi e sanzioni.