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Tax credit edicole: dal 1° settembre le domande per il credito d’imposta

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La Legge di Bilancio 2019 ha riconosciuto, per gli anni 2019 e 2020, un credito d’imposta per le attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici e per tutte quelle che, pur non essendo effettivamente delle edicole, rappresentano comunque l’unico punto vendita al dettaglio di quei prodotti nel comune di riferimento (i cosiddetti “punti di vendita non esclusivi”).

I requisiti soggettivi per ottenere il bonus sono i seguenti:

  • avere sede legale in uno Stato dell’Unione Europea;
  • avere residenza fiscale in Italia ovvero stabile organizzazione sul territorio nazionale;
  • avere codice ateco 47.62.10 (per i punti vendita non esclusivi codici ateco 47.26, 47.30, 56.3, 47.1 e 47.61).
  • L’ammontare del credito d’imposta è parametrato a quanto speso nell’anno precedente dall’imprenditore a titolo di Imu, Tasi, Cosap, Tari e spese di locazione ed è riconosciuto nella misura massima di 2.000 euro (nel rispetto del regolamento UE sugli aiuti di Stato de minimis).

    L’istanza va presentata telematicamente entro il 30 settembre 2019, allegando una dichiarazione sostitutiva di atto notorio per ognuna delle voci di spesa che concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta e tramite la quale l’impresa attesti l’eventuale ricevimento di aiuti de minimis nei due esercizi precedenti. La procedura automatica per l’invio della domanda è disponibile sul portale http://www.impresainungiorno.gov.it .

    Tale credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione utilizzando il modello F24 (attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate) a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

    Le somme da portare in compensazione dovranno essere poi indicate nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui viene concesso il credito (Modello Redditi 2020 per l’anno 2019) e in quelle relative agli anni successivi fino a quello nel corso del quale si conclude l’utilizzo.

    Giovanni Fanni – Fisco 7