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Ristori, Governo studia “gestione straordinaria” con sconti su cartelle e rinvii

Contributi a fondo perduto e un nuovo intervento fiscale per famiglie e imprese con rinvii per chi è più in difficoltà e sconti su sanzioni e interessi per i debiti col fisco accumulati nei mesi dell’emergenza Covid. Queste le misure allo studio del governo per aiutare i contribuenti in vista dell’arrivo degli oltre cinquanta milioni di cartelle esattoriali pronte a partire dopo la sospensione dei primi mesi della pandemia.

La questione di come affrontare la valanga di avvisi in arrivo ai contribuenti già provati dalla crisi è su tavolo dell’esecutivo dal momento che dl Milleproroghe non prolunga la sospensione di accertamenti, pignoramenti ed ipoteche.

“È iniziato il 2021. Una sfida importante sarà la gestione del fisco, e della mole di cartelle e altri atti” ha affermato il viceministro dell’Economia, Laura Castelli sottolineando che risulta prioritario intervenire subito su tre aspetti. Per Castelli è necessario innanzitutto “pulire il magazzino, pre 2015, dai ruoli inesigibili” visto che “costa troppo e non porta a nulla.

Riguarda in gran parte soggetti falliti, deceduti, imprese cessate, da cui lo Stato non può più riscuotere”. Si procederà, inoltre, – ha affermato il viceministro – a “gestire gli anni dal 2016 al 2019, con una rottamazione quater, un saldo e stralcio, per dare respiro a quei contribuenti, che si trovano in difficoltà, ed hanno posizioni aperte con il fisco, dovute a morosità incolpevoli”.

Il terzo punto dell’elenco stilato da Castelli prevede di “trattare le milioni di cartelle che si genereranno nel 2021, per posizioni maturate nel 2020 e in anni precedenti. Tali cartelle – ha spiegato il viceministro – vanno gestite con un metodo straordinario, pensando che il Covid è stato, ed è, un evento straordinario e devastante.

Una parte per i più fragili, ad esempio, andrà rimandata, e una parte, per chi è nelle condizioni di poterlo fare, andrà trattata in bonis, facendo pagare con uno sconto su sanzioni e interessi.

Tutto questo tenendo presente la difficoltà del contribuente a muoversi per rispettare il divieto di assembramenti e andare fisicamente a ritirare raccomandate, e fare code agli sportelli che aprono con orari ridotti. È una questione – ha concluso – che non si può mettere sotto il tappeto, va affrontata subito. Portando avanti il piano che abbiamo come Governo.

Da qui l’appello di Castelli agli alleati di governo “facciamo presto, sediamoci e definiamolo negli ultimi dettagli. Noi, come Movimento 5 Stelle, siamo pronti”.

Dello stesso avviso il deputato del gruppo Misto Raffaele Trano, membro della commissione Finanze alla Camera. Per Trano oltre ad aiutare i contribuenti morosi, travolti dalla crisi, è necessario anche “prevedere un premio per quelli che hanno sempre onorato le scadenze, affinché non passi il messaggio che viene avvantaggiato chi, seppure in difficoltà, evade le tasse e si arrivi a una reale equità fiscale. Aiuti dunque – afferma Trano – a chi a causa della crisi non può pagare e incentivi ai contribuenti virtuosi”.

La posizione prevalente nel Pd, nonostante la discussione sia ancora aperta, rimane quella di una diluizione/dilatazione dei pagamenti.

Per finanziare il nuovo piano è necessario uno scostamento di almeno 20 miliardi, da chiedere attorno alla metà di gennaio. Ma perché i ristori vadano in porto è necessario innanzitutto che il Conte-bis tenga.