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Bollo auto 2023, ecco quanto costa: 5 trucchi per pagare meno

Il bollo auto è, in estrema sintesi, una tassa di possesso sul veicolo, che deve essere pagata ogni anno dal suo proprietario. Il bollo auto deve essere sempre versato, indipendentemente dal fatto che il veicolo venga utilizzato o meno: anche quando la macchina rimane in garage, è necessario saldare questo obolo periodico.

Ufficialmente a gestire il possesso dei vari veicoli è il PRA, acronimo di Pubblico Registro Automobilistico. Il bollo auto, comunque, non deve essere pagato perché il veicolo è stato iscritto al PRA, ma è una conseguenza diretta al fatto che il mezzo ha iniziato a circolare sulle strade e nelle aree pubbliche (ecco perché viene anche definito come “tassa di circolazione”). Ma cerchiamo di capire meglio come muoversi con questa annosa tassa.

Indice

Bollo auto: come funziona

Il bollo auto – anche se il termine più corretto sarebbe tassa automobilistica – è un’imposta, che deve essere versata periodica dal proprietario del mezzo. Il pagamento deve essere effettuato per il semplice fatto che il contribuente è proprietario di un determinato mezzo. Il possesso è certificato dall’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico.

La tassa automobilistica deve essere versata ogni anno per poter continuare a circolare sulle strade pubbliche. L’importo da pagare è determinato da una serie di fattori, tra i quali rientrano l’anno di immatricolazione, la regione di residenza, la potenza fiscale del veicolo ed il tipo di alimentazione.

Sono diversi i veicoli per i quali è necessario effettuare il versamento della tassa. Nell’elenco dei mezzi, per i quali è necessario passare alla cassa per pagare ricordiamo:

  • automobili;
  • ciclomotori;
  • quadricicli leggeri, anche conosciuti come minicar;
  • veicoli di particolare interesse storico e collezionistico: sono generalmente i veicoli con più di vent’anni;
  • mezzi con più di trent’anni.
  • Nel caso in cui si dovesse perdere la proprietà del veicolo – perché è stato venduto o in caso di furto – non si è più tenuti a versare la tassa automobilistica.

    Importi da versare

    Il bollo auto da versare non è uguale per tutti i veicoli. Il pagamento, che i diretti interessati devono effettuare, è commisurato al valore dei kilowatt del mezzo. Per ogni singolo mezzo, l’ammontare dei kilowatt è indicato all’interno del libretto di circolazione sotto la voce P.2. Il calcolo della tassa che deve essere versata prende in considerazione la classe energetica del mezzo.

    Un caso particolare, a cui è necessario prestare attenzione, riguarda i veicoli per i quali c’è un contratto di leasing, usufrutto od acquisto con eventuale patto di riservato dominio. Ad effettuare il pagamento, quando si verificano queste situazioni, sono i contribuenti che alla scadenza utile per versare il bollo auto, risultano essere gli utilizzatori, gli usufruttuari o gli acquirenti con patto riservato dominio dello stesso veicolo. Stesso discorso vale per i mezzi che sono stati presi a noleggio a lungo termine senza conducente.

    Tassa automobilistica, le competenze regionali

    La tassa automobilistica è normata direttamente dal DPR n. 39/53, il quale è, in estrema sintesi, il Decreto di approvazione del Testo Unico delle Leggi sulle Tasse Automobilistiche. La disciplina prevede – a seguito delle modifiche introdotte con il D. Lgs n. 504/92 – che le Regioni a statuto ordinario siano le beneficiarie dell’intero gettito proveniente dal bollo auto. L’articolo 17, comma 10, della Legge n. 449/97 ha stabilito che la riscossione di questa tassa sia affidata direttamente alle regioni a statuto ordinario e alle province autonome di Trento e Bolzano. Questi enti provvedono:

  • a riscuotere periodicamente il bollo auto;
  • effettuano gli accertamenti relativi a questo tributo;
  • recuperano l’imposta;
  • effettuano gli eventuali rimborsi;
  • applicano le eventuali sanzioni.
  • Nel momento in cui si dovessero aprire dei contenziosi sul bollo auto, i contribuenti hanno un referente all’interno dell’ufficio preposto dalla Regione o dalla Provincia. Nelle Regioni a Statuto speciale, la gestione della tassa automobilistica è stata delegata direttamente all’Agenzia delle Entrate, che gestisce le pratiche attraverso gli uffici territoriali. La Sicilia costituisce un caso a parte – tra le regioni a statuto speciale – perché gestisce in proprio la tassa automobilistica.

    Bollo auto: come si calcola

    Come abbiamo anticipato in precedenza, l’importo del bollo auto è determinato da una serie di fattori, tra i quali rientrano la tipologia del veicolo, la regione nella quale si risiede e la potenza del mezzo. In linea di principio, per calcolare la tassa automobilistica è necessario utilizzare la seguente formula:

    Importo del bollo auto = Tariffa regionale x Potenza fiscale x Coefficiente ambientale

    Sicuramente il dato più importante è costituito dalla tariffa regionale, sulla quale è necessario far partire tutti i calcoli. E che, soprattutto, varia da regione a regione. La potenza fiscale del veicolo, invece, è un particolare parametro attraverso il quale viene indicata la cilindrata del motore e la sua potenza effettiva, che viene espressa in cavalli fiscali. L’ultimo parametro, ma non per questo meno importante è il cosiddetto coefficiente ambientale: è il parametro che tiene conto della classe ambientale del mezzo e che, in alcuni casi, permette di ottenere degli sconti, nel caso in cui la macchina sia a basso impatto ambientale.

    Proviamo a fare un esempio concreto. Il nostro veicolo ha una potenza fiscale pari a 12 cavalli, è stato immatricolato in Lombardia, mentre la classe ambientale è Euro 6. Attualmente la tariffa regionale per la tassa automobilistica in Lombardia è 3,30 euro per cavalli fiscali.

  • Importo del bollo auto = 3,30 euro x 12 cavalli fiscali x 1 (coefficiente ambientale)
  • Importo del bollo auto = 118,80 euro
  • Il contribuente, in questo caso, deve pagare 118,80 euro ogni anno.

    Bollo auto, come risparmiare

    Quali strategie è possibile adottare, per riuscire a risparmiare, quando si è obbligati a pagare la tassa automobilistica? Ecco alcuni preziosi consigli:

  • passare ad una vettura che inquini di meno. Uno dei parametri, attraverso il quale viene calcolato il bollo auto, è proprio la classe ambientale del mezzo. Passare ad un mezzo più ecologico, permette di risparmiare sulla tassa automobilistica;
  • scegliere un veicolo più piccolo. Questi mezzi, infatti, hanno generalmente un costo, per quanto riguarda l’imposta periodica da pagare, più basso rispetto ai veicoli con delle dimensioni maggiori;
  • salda il bollo in un’unica soluzione. Alcune regioni danno la possibilità di risparmiare qualcosa, quando si evita di pagare a rate;
  • quando è possibile opta per la domiciliazione bancaria. Questa opportunità non viene concessa da tutte le regioni: laddove sia possibile accedere a questa possibilità, si riescono ad avere degli sconti;
  • sfrutta le eventuali agevolazioni previste dalla normativa. Alcuni veicoli, come quelli per il trasporto dei disabili o alimentati a metano, sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica o permettono di ottenere alcuni sconti.
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    Fonte: 123RF

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