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Dichiarazione dei redditi, scade il 23 luglio il termine della precompilata

Ultime ore a disposizione per completare la dichiarazione dei redditi precompilata e inviarla al Fisco. Il 23 luglio è l’ultimo giorno utile per inviare il 730 direttamente online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, da soli o eventualmente con l’aiuto di un commercialista o del Caf. Per chi, invece, aveva deciso di avvalersi del sostituto d’imposta, datore di lavoro o ente pensionistico, il termine di presentazione del modello 730 è scaduto lo scorso 8 luglio.

L’anno scorso sono arrivati all’Agenzia quasi 2,9 milioni di 730. Quest’anno dovrebbero essere circa 3 milioni anche grazie al progressivo aumento di dati precompilati gestiti dall’amministrazione.

DATI GIA’ INSERITI – Oltre ai dati che ha già a sua disposizione, l’Agenzia delle Entrate ha infatti inserito nei modelli quelli inviati dagli enti esterni (come studi medici, farmacie, banche, assicurazioni, università) e dai datori di lavoro tramite le certificazioni uniche. Da quest’anno la dichiarazione è ancora più completa: alle informazioni presenti gli scorsi anni, infatti, si sono aggiunte alle informazioni le spese su parti comuni condominiali che danno diritto al bonus verde e le somme versate dal primo gennaio 2018 per assicurazioni contro le calamità, stipulate per immobili a uso abitativo, così come le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi comunicati dagli asili nido pubblici e privati, le erogazioni liberali effettuate dalle persone fisiche nonché i redditi derivanti da locazioni brevi, comunicati dagli intermediari immobiliari.

COSA BISOGNA FARE ENTRO IL 23 LUGLIO – Il contribuente che sceglie di rispettare la scadenza del 23 luglio deve verificare la correttezza delle informazioni inserite automaticamente dall’Agenzia. Il primo importante step è la verifica dei dati anagrafici, incluse le informazioni relative ai familiari a carico (cioè con un reddito inferiore 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili). La qualità del servizio offerto dall’Agenzia è notevolmente migliorata e segnala eventuali incongruenze, ma è preferibile comunque una doppia verifica. Inoltre se si decide di utilizzare il sostituto d’imposta, bisognerà indicarlo nella dichiarazione online.

COSA SUCCEDE SE SI SFORA LA SCADENZA – Se non si rispetta la scadenza del 23 luglio, sarà necessario utilizzare il modello Redditi (ex Unico) entro il 2 dicembre (il 30 novembre cade di sabato). In questo caso non sarà però possibile utilizzare il sostituto d’imposta per effettuare eventuali trattenute o rimborsi automaticamente in busta paga. Bisognerà invece regolare i propri conti con l’Erario via F24.

ERRORI E CONTROLLI – Se il contribuente accetta il 730 precompilato senza apportare modifiche, i documenti che accertano le spese indicate non saranno più sottoposti a controllo. Se invece il 730 viene presentato tramite Caf o professionisti abilitati, con o senza modifiche, i controlli su tutti i documenti che attestano le spese saranno effettuati nei confronti dei Caf o dei professionisti abilitati. Questi ultimi sono anche tenuti al pagamento delle eventuali somme che risultano dovute a seguito di controllo, salvo i casi di condotta dolosa del contribuente.

Se ci si accorge solo dopo aver premuto “invio” di avere effettuato degli errori nella compilazione del modello si potrà risolvere il problema dopo l’estate. Entro il 25 ottobre, infatti, si potrà presentare il 730 integrativo se l’errore rilevato comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata. In caso contrario, ossia se sono dovute più imposte o un minor credito rispetto a quanto indicate nel 730 originario si dovrà presentare un modello730 correttivo. La scadenza in questo caso è fissata al 30 novembre. In entrambi i casi è obbligatorio rivolgersi ad un Caf.