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Dl Sostegni, gli emendamenti per tagliare Imu, Tari e canone Rai: cosa cambia

Un nuovo pacchetto di emendamenti al dl Sostegni è stato presentato al Senato in questi giorni. Tra le modifiche al vaglio del Governo Draghi: un aumento delle percentuali di sconto e la sospensione di alcune tasse per quelle imprese e i contribuenti maggiormente danneggiati dall’emergenza Covid. Gli interventi, qualora dovessero ricevere l’ok, riguarderanno nello specifico Imu, Tari e canone Rai.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Dl Sostegni, tra le tasse che potrebbero essere sospese anche Imu e Tari

Tra i 2852 emendamenti presentati alla Commissione Bilancio in Senato, vi sono anche quelli con i quali è stata richiesta la sospensione della seconda rata Imu e lo stop della Tari.

Ad usufruire di questa agevolazione, però, non sarebbero tutti i contribuenti. Come già accennato sopra, infatti, uno degli obiettivi dei prossimi decreti programmati dal Governo è quello di andare incontro alle imprese più provate dai ripetuti lockdown.

Chi potrebbe godere dunque di questo taglio? Gli emendamenti al dl Sostegni si rivolgono principalmente agli operatori del turismo e al mondo della ristorazione. Non sarebbero tenuti a versare quindi la seconda rata Imu e a pagare la Tari nel 2021: gli alberghi, i ristoranti, i proprietari di strutture ricettive, ma anche di bar, pub e servizi di ristorazione chiusi – a intervalli regolari – negli ultimi mesi.

Dal bonus affitti alla riduzione del canone Rai: gli aiuti alle imprese

La conversione in legge del dl Sostegni punta anche ad assicurare maggiore liquidità ai liberi professionisti, compresi imprenditori e possessori di P. Iva che hanno sentito maggiormente la crisi. Per questo motivo, oltre ai contributi a fondo perduto, tra gli emendamenti al vaglio della Commissione Bilancio del Senato, diversi prevedono l’introduzione di nuovi crediti di imposta per l’anno 2021.

In particolare, si starebbe decidendo sulla possibile proroga del bonus affitti per le imprese – da gennaio ad aprile 2021 – e su una ulteriore riduzione del canone Rai. In questo caso, i liberi professionisti (comprese le Pmi), potrebbero godere di uno sconto maggiorato del canone, pari non più al 30% ma ad un taglio del 50%.

Va specificato che, al momento, questi interventi sono in fase di valutazione. Non vi è ancora nulla di definitivo, anche perché – prima di valutare qualsiasi sconto o moratoria delle tasse – l’Esecutivo di Draghi e i tecnici del Tesoro devono fare i conti con le risorse a propria disposizione.