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Ecco il nuovo modello 730: cosa cambia nel 2023

Ha preso ufficialmente il via la stagione della dichiarazione 2023, con la pubblicazione del modello 730 e delle istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Le novità non sono poche e vanno dal nuovo sistema a quattro aliquote Irpef alla comparsa o alla riformulazione di alcuni bonus.

Sul fronte della precompilata, l’obiettivo del Fisco è di arrivare, nell’anno in corso, a 4,1 milioni di invii fai da te totali da parte dei contribuenti, considerando anche i modelli Redditi (quando e come arriva il rimborso del 730).

Il modello 730 per il 2023

Dopo la prima bozza del modello 730, pubblicata il 22 dicembre, è arrivata dunque la versione definitiva che sarà utilizzata dai contribuenti. La dichiarazione recepisce le modifiche entrate in vigore lo scorso anno, tra cui spiccano la rimodulazione degli scaglioni e delle aliquote Irpef (passate da 5 a 4). Con il provvedimento n. 34545/2023 del 6 febbraio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello (lo potete scaricare qui) e le relative istruzioni per la compilazione (un file di ben 144 pagine).

Arriva anche l’approvazione definitiva anche per tutti gli altri modelli: 730-1, 730-2, 730-3, 730-4, 730-4 integrativo. Si può presentare la dichiarazione dei redditi 2023 autonomamente, se precompilata, o rivolgendosi al sostituto d’imposta, a un CAF o a un professionista abilitato (Fringe benefit, quante tasse devo pagare come lavoratore dipendente?).

Quando presentare il modello: le scadenze

Lavoratori e pensionati dovranno presentare la dichiarazione dei redditi entro la data limite del 30 settembre 2023, utilizzando il nuovo modello 730. La scadenza quest’anno però cade di sabato e quindi slitta automaticamente al 2 ottobre.

Dopo gli slittamenti degli ultimi anni, la data prevista per avere a disposizione la precompilata, invece, è fissata al 30 aprile 2023. Ecco di seguito il prospetto completo delle scadenze:

  • 15 giugno 2023 per le dichiarazioni presentate dal contribuente al CAF/professionista o al sostituto entro il 31 maggio 2023;
  • 29 giugno 2023 per le dichiarazioni presentate dal contribuente al CAF/professionista o al sostituto dal 1° al 20 giugno 2023;
  • 24 luglio 2023 per le dichiarazioni presentate dal contribuente al CAF/professionista o al sostituto dal 21 giugno 2021 al 15 luglio 2023;
  • 15 settembre 2023 per le dichiarazioni presentate dal contribuente al CAF/professionista o al sostituto dal 16 luglio 2023 al 31 agosto 2023;
  • 2 ottobre 2023 per le dichiarazioni presentate dal contribuente al CAF/professionista o al sostituto dal 1° al 30 settembre 2023.
  • Le novità

    Le novità del 2023 sono descritte in un comunicato dell’Agenzia sulle dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2022. Tra queste figurano anche la rimodulazione degli scaglioni di reddito e la ridefinizione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, pensione e per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

    Con l’introduzione, da marzo 2022, dell’Assegno unico universale per i figli a carico di età non superiore a 20 anni cambia anche la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia e di conseguenza anche il prospetto della dichiarazione dei “Familiari a carico”. In particolare, dal 1° marzo 2022, resta in vigore solo la detrazione pari a 950 euro per ciascun figlio, compresi quelli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, purché di età pari o superiore a 21 anni.

    Nuovo calcolo Irpef

    Per lavoratori e pensionati cambiano le regole di calcolo dell’Irpef. Nella liquidazione delle imposte a carico del sostituto d’imposta o del CAF/professionista si dovrà tener conto di due elementi principali:

  • le nuove aliquote e nuovi scaglioni IRPEF;
  • le nuove detrazioni per lavoro.
  • Le aliquote, lo ribadiamo, sono ridotte da 5 a 4 e gli scaglioni ridefiniti. Mentre la prima aliquota è confermata al 23% fino a 15mila euro, la seconda scende dal 27% al 25%. La terza passa invece dal 38 al 35% per i redditi fino a 50mila euro, mentre i redditi sopra questa soglia vengono attualmente tassati al 43%.

    Ecco il nuovo modello 730: cosa cambia nel 2023


    Fonte: Agenzia delle Entrate

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