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Fisco, in arrivo 800mila cartelle e avvisi di pagamento

In arrivo un’ondata di cartelle di pagamento. Dopo la tregua estiva, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha ripreso a inviare le cartelle e gli avvisi di pagamento, in particolare sta per consegnare 798.611 comunicazioni del Fisco, che sarebbero arrivati per posta (492.885 atti) o notificati via pec (305.726). Non c’era stata invece nessuna sospensione per circa 25mila cartelle a rischio prescrizione che inevitabilmente sono stati inviati ai contribuenti in quanto urgenti.

Il maggior numero di cartelle in arrivo riguarda i contribuenti della Lombardia (160.462 atti tra cartelle e avvisi), seguita da Lazio (89.910), Toscana (79.322), Campania (77.658), Piemonte (64.774), Veneto (53.972), Puglia (52.752), Sardegna (33.498), Calabria (31.757), Abruzzo (24.694), Friuli Venezia Giulia (23.034), Umbria (19.870), Emilia Romagna (19.585), Liguria (17.223), Marche (15.504), Basilicata (14.490). Le regioni meno interessate alla pausa estiva sono invece l’Alto Adige con poco più di 10mila cartelle in procinto di essere notificate, il Molise con 5mila e ultima la Valle D’Aosta con 4.830.

Dal punto di vista dei pagamenti, rimangono ancora sospesi fino al 4 settembre i termini per i cosiddetti avvisi bonari dell’Agenzia delle entrate, relativi a comunicazioni di irregolarità a seguito di controlli automatici effettuati dal Fisco sulle dichiarazioni dei redditi o IVA.

In tutti i casi, i contribuenti possono utilizzare i servizi di Agenzia delle entrate-Riscossione, alternativi allo sportello, che consentono di evitare sorprese e di avere sempre sotto controllo la propria situazione debitoria. Nell’area riservata del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione, e anche con l‘app Equiclick per smartphone e tablet, è disponibile il servizio “Controlla la tua situazione-Estratto conto” con cui l’utente, accedendo con le credenziali personali, può verificare cartelle e avvisi a partire dall’anno 2000, i versamenti già effettuati o da effettuare, le rateizzazioni e le procedure in corso, nonché effettuare i pagamenti. È possibile controllare se ci sono cartelle in sospeso non solo sul web, ma anche agli sportelli bancomat abilitati dove il contribuente potrà con comodità procedere anche al pagamento di quanto dovuto.