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Fisco, pioggia di accertamenti in arrivo: chi rischia

Dopo i rinvii e le proroghe dell’ultimo anno, il Fisco torna a battere cassa: pioggia di controlli in arrivo da parte dell’Agenzia delle Entrate, che ha annunciato la notifica di 15 milioni di atti, tra accertamenti, avvisi bonari e lettere di compliance. Il decreto Sostegni ha infatti disposto la sospensione di delle cartelle esattoriali (circa 35 milioni) fino alla fine di aprile, ma nessuno stop ha previsto per tutti gli altri recuperi fiscali.

Gli atti in scadenza e le notifiche in arrivo

Recentemente l’Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione di apposito provvedimento (Prot. n. 88314/2021) ha reso noti i nuovi termini e le modalità di notifica degli atti in scadenza. Si tratta, come già anticipato, di 15 milioni di arretrati, accumulati durante l’anno della pandemia, che saranno recuperati gradualmente dal Fisco.

Nello specifico, le prime notifiche riguarderanno:

  • accertamenti;
  • contestazioni;
  • irrogazione di sanzioni;
  • recupero crediti di imposta;
  • liquidazione e rettifica.
  • Tutti atti questi sospesi durante l’emergenza Covid, cui relativi termini di decadenza sono scaduti tra l’8 marzo e il 31 dicembre 2020.

    Fisco, pioggia di accertamenti in arrivo

    Confermata la sospensione delle cartelle fino alla fine di aprile 2021, inizialmente per tutti gli altri atti fiscali era stata disposta (dal decreto Rilancio) la ripresa delle attività di riscossione e accertamento nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.

    Tale arco temporale – hanno specificato le Entrate – è stato però oggetto, nel tempo, di diverse modifiche. A tal proposito, tale termine è stato da prima modificato dall’articolo 1 del decreto-legge n. 3 del 15 gennaio 2021, che lo aveva spostato tra il 1° febbraio 2021 e il 31 gennaio 2022. Successivamente, lo stesso è stato rivisto dall’articolo 1 del decreto-legge n. 7 del 30 gennaio 2021, che lo ha spostato tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022.

    In considerazione quindi del consolidamento del quadro normativo in materia, è stata quindi avviata la ripresa delle attività degli uffici di controllo e accertamento.

    Come disposto dal provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, gli uffici invieranno le notifiche distribuendole possibilmente in modalità pressoché uniforme, seguendo prioritariamente l’ordine cronologico di emissione (prima gli atti più vecchi, poi a seguire gli altri).

    La notificazione degli atti di accertamento e l’invio delle comunicazioni – è stato specificato – verrà inoltre distribuita tenendo conto anche delle notificazioni degli atti, degli invii delle comunicazioni e della messa a disposizione degli inviti elaborati dopo il 31 dicembre 2020, nonché dei tempi necessari all’espletamento degli adempimenti propedeutici al regolare esercizio delle attività di riscossione.