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Flat tax: Tria studia taglio detrazioni, Di Maio attacca Salvini

“La flat tax è ancora un mistero per me, ieri si parlava della flat tax volontaria”. A rilevarlo è il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi Di Maio, parlando a SkyTg24. “Lo dico col massimo della collaborazione perché se si abbassano le tasse sono contentissimo però ancora non ho visto le coperture”, spiega ancora Di Maio, che ribadisce: “Ieri si parlava di una flat tax volontaria ma non ho capito che cosa significhi, perché se ci abbassi le tasse siamo tutti volontari e vogliamo farci abbassare le tasse. Vedremo”.

Cuneo fiscale
E mentre si spinge per una flat tax, “io intanto sto lavorando al cuneo fiscale che sembra una figura leggendaria”, scandisce il vicepremier. “Vogliamo mettere più soldi in busta paga alle persone”, spiega quindi Di Maio che, per spingere sui contratti di lavoro stabili illustra la sua “proposta da 4 miliardi, ho trovato le risorse per far sì che quando un imprenditore assume a tempo indeterminato, non debba pagare la percentuale per la Naspi, l’indennità di disoccupazione che si dà alle persone che vengono licenziate”.

“Quando governi – dice poi in riferimento ai rapporti con la Lega di Salvini – non puoi sempre prendertela con qualcuno: devi fare. Se a loro non vanno bene i 4 miliardi che ho trovato per abbassare il cuneo fiscale e ne vogliono mettere 10 miliardi li trovino pure. Io ho trovato i 4 miliardi di euro che servono per abbassare il cuneo fiscale”.

Il lavoro di Tria sulle detrazioni
Per introdurre la flat tax, dice il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sarà necessario reperire risorse anche attraverso la cancellazione di alcune agevolazioni fiscali ma ”non vanno toccate le detrazioni che hanno un forte impatto sociale” come la sanità e l’istruzione perché ”lì si basa anche la crescita”. Prima di decidere se intervenire tagliando la spesa corrente o le detrazioni sarà necessario ”fare una mappatura”. Comunque, sottolinea Tria, ”la scelta sarà politica”.

”Non c’è nessuna flat tax per tutto il mondo – aggiunge -. Alcune proposte hanno una serie di detrazioni e deduzioni, insomma una finta flat tax”. In realtà ”si tratta di diminuire il numero degli scaglioni, iniziando dal primo anno e poi, possibilmente, ridurre ancora” negli anni successivi. ”La scelta su quali classi di reddito si potranno ridurre, dipende da quali tagli di spesa si faranno”.

In collaborazione con Adnkronos