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ISEE precompilato, al via dal 1 gennaio 2020: novità e procedure

Anno nuovo, ISEE nuovo. Il 2020 si apre con una novità per quanti  avranno necessità di ottenere l’indicatore della situazione economica per accedere ad alcuni benefici come ad esempio agevolazioni sulla retta dell’asilo nido a quelle relative alle tasse universitarie, passando per il reddito di cittadinanza:  a partire dal 1 gennaio, infatti, basterà collegarsi al sito Inps e arrivare al calcolo in modalità fai da te, senza dover ricorrere al Caf. 

L’obiettivo, ampiamente dichiarato, è contrastare l’elusione e l’evasione fiscale, nemici giurati della nostra economia e per questo da combattere con tutte le armi possibili. Sull’esempio del 730 precompilato che ormai dal 2015, anno dopo anno, integra una sempre maggiore quantità di dati consentendo ai contribuenti di presentare la loro dichiarazione dei redditi senza doversi rivolgersi a un centro autorizzato o a un commercialista, il nuovo ISEE  punta a ridurre le possibilità che i contribuenti possano “dimenticare” di inserire dati rilevanti per il calcolo della situazione economica equivalente e, al contempo, mettere il turbo alle operazioni di rilascio.

Conti correnti, immobili e redditi della famiglia le tre principali voci che dovrebbero comparire automaticamente nel sistema dell’Isee precompilato, informazioni che potranno poi essere eventualmente corrette e integrate dagli stessi contribuenti.

Scrive il Sole24Ore: “Si passerà dal sistema attuale – sottolinea Raffaele Tangorra, direttore generale per la Lotta alla povertà e la programmazione sociale del ministero del Lavoro – quello di un Isee post-compilato, nel quale il cittadino dichiara una serie di dati e poi l’Inps li controlla e li completa, attingendo ai dati dell’agenzia delle Entrate, a un sistema nel quale l’Inps precompilerà direttamente la dichiarazione sostitutiva unica ( la Dsu necessaria per il rilascio dell’Isee, ndr), collaborando con la stessa Agenzia”.

A tutela della privacy, previsti alcuni paletti:  il richiedente dovrà, infatti, identificarsi con Pin dispositivo Inps, Pin dell’agenzia delle Entrate o identità digitale Spid di livello 2 o superiore- ossia nome utente, password e codice temporaneo di accesso.