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Leader centrodestra incontrano Conte: “No a MES e stop alle tasse”

Si è svolto a Palazzo Chigi il vertice tra il Premier Conte e i leader del centrodestra per fare il punto sull’emergenza Coronavirus e ascoltare le loro proposte

“Dobbiamo pretendere che tutti i Paesi adottino linee rigorose di contrasto al contagio da Coronavirus. L’Italia sta attuando una strategia che ci costa sacrifici, con un impatto economico notevole, per ottenere un risultato. Non possiamo accettare che invece altri Paesi affrontino questa lotta con una soglia di rigore più bassa, perché poi potremmo essere esposti agli effetti di un contagio di ritorno. Ecco perché la risposta europea coordinata a tutti i livelli è l’unica possibilità”. Questa la linea tracciata dal Presidente del Consiglio nel corso dell’incontro, arrivato dopo che Salvini lo aveva più volte sollecitato chiamando in causa anche l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella con il quale aveva avuto un colloquio telefonico.

Il centrodestra si è presentato compatto, col “tridente” insieme alla leader di FdI, Giorgia Meloni, e al Vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, che fa le veci di Silvio Berlusconi e ha messo sul tavolo dieci proposte.

“Quanto fatto finora è del tutto insufficiente”: le opposizioni partono da qui. Poi ribadiscono la necessità di percorrere il doppio binario economico-sanitario con misure concrete a sostegno di famiglie e imprese. Tra le proposte avanzate dal centrodestra, flat tax per tutti al 15%, la richiesta di fornire respiratori e ossigeno prima possibile a tutti gli ospedali che ne hanno fatto richiesta, così come la sperimentazione di tutti i farmaci che potrebbero rivelarsi utili per combattere il virus. Ribadito il no secco al Meccanismo europeo di stabilità “sotto qualsiasi forma, trattato infernale che mette a rischio i risparmi ed il futuro degli italiani”.

LA RICETTA DELLE OPPOSIZIONI – ”Tutela economica di TUTTI i lavoratori, partite IVA comprese, non solo di alcuni. Liquidità e stop alle tasse per le imprese, soprattutto quelle più piccole”, scrive Salvini mentre è in corso il vertice. La coalizione, continua il leader della Lega, chiede inoltre ”soldi SUBITO ai Comuni, per aiutare i Sindaci ad essere vicini a tutti i loro cittadini. Difesa delle aziende italiane, che rischiano di essere comprate sottocosto da multinazionali straniere”.

SALVINI: SIA INIZIO DI PERCORSO – Al termine dell’incontro, il leader del Carroccio, però, lascia in un angolo le polemiche e prova a percorrere la strada della moderazione, pur ribadendo con forza la necessità di un maggior coinvolgimento e un diverso approccio rispetto a quello tenuto fino ad ora: ”Abbiamo fatto presente al Governo che esiste un Parlamento, esistono i cittadini italiani, le imprese, i lavoratori. Dopo giorni che sapevamo quello che facevano leggendo i giornali o in diretta Facebook, oggi ci hanno ascoltato... Noi vogliamo collaborare, ognuno ha portato le sue idee. Diciamo che quanto meno stasera le notizie le abbiamo sentite dai ministri e non in tv. Che sia l’inizio di un percorso che vede tutti insieme a collaborare perchè l’Italia ha bisogno di questo”