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Manovra 2020, mancano i soldi per farla: tutte le modifiche su cui si sta discutendo

La strada che porta alla definizione della Legge di Bilancio 2020 sembra ancora irta di ostacoli. In particolare, il Governo è impegnato a risolvere il “lodo-plastica”, cercando delle coperture extra che consentano di evitare la tassa sugli imballaggi di plastica.

Una misura che, nei piani dell’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte avrebbe garantito un gettito superirore al miliardo di euro e, quindi, necessaria a far quadrare i conti della Manovra 2020. Una misura, però, che ha attirato non poche critiche, sia dalle attività produttive sia dalle forze politiche di opposizione e di governo. Insomma, la plastic tax non piace a nessuno ma, al momento, non sembrano esserci valide alternative in grado di garantire gli stessi incassi per l’Erario.

Ciò non vuol dire, però, che la tassa sugli imballaggi, così come quella sulle bevande gassate (che vale 200 milioni di euro e spiccioli), siano destinate a “sopravvivere” sino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Manovra di Bilancio 2020. Anzi: il Ministro Gualtieri, e i tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, stanno cercando in tutti i modi di trovare coperture alternative che consentano di eliminare (o, quanto meno, rinviare il più avanti possibile) i due balzelli odiati un po’ da tutti.

Certo, il tempo a disposizione non è moltissimo, ma il MEF tenterà in tutti i modi di riuscirci. Approfittando, magari, del calendario fitto di appuntamenti di queste settimane che precedono l’arrivo in Parlamento del testo della Manovra. Domani e dopodomani sono previste le audizioni di Abi, sindacati, commercialisti, associazioni delle imprese, dei comuni delle regioni e delle province, Corte dei Conti, Istat, Cnel, Banca d’Italia, l’Ufficio parlamentare di Bilancio e il ministro dell’Economia. Dal 16 novembre, invece, i gruppi parlamentari potranno presentare gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2020.

Da quel momento, di fatto, inizia l’iter parlamentare e si potrà già capire se il lavoro di questi giorni ha dato o meno i suoi frutti. E’ prevedibile, infatti, che eventuali misure alternative alla plastic tax e alla sugar tax saranno presentate sotto forma di emendamento da una delle forze di Governo. Italia Viva di Renzi, ad esempio, propone il rinvio al prossimo anno del taglio del cuneo fiscale, ma l’ipotesi sembra essere stata già scartata in partenza dagli altri partiti.

I tempi, comunque, non sono ampissimi. La manovra dovrà essere approvata entro il 31 dicembre ed è prevedibile che debba passare almeno un paio di volte in Senato, per ratificare tutte le varie modifiche che verranno apportate al testo originale.