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Manovra, pronta la stangata: arrivano rincari per plastica, sigarette e giochi

Per trovare le coperture e far quadrare i conti, in manovra spuntano aumenti delle tasse sui giochi, rincari sul fumo e la tassa sulla plastica, un nuovo balzello sugli imballaggi e contenitori di plastica inquinanti per spingere le abitudini green. Dietrofront del governo, invece, sull’aumento delle accise sul diesel e il gasolio commerciale, così come l’ipotesi di una tassa sulle sim aziendali.

Manovra, la lotta alla plastica

Nella lista di interventi stilata dai tecnici figura la lotta alla plastica, e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio lo aveva annunciato: “Se parliamo di legge di bilancio, la prima cosa che vogliamo fare è che tutte le correzioni sulle tasse si devono fare per dare ai nostri figli e nipoti un paese più verde, ecologico e pulito. Questo si fa con le tasse”. Il riferimento è stato chiaro e diretto alla plastica: “Se una multinazionale deve imbottigliare una bibita – ha detto Di Maio – dobbiamo fare in modo che paghi più tasse su una bottiglia in plastica e meno per una bottiglia in vetro”.
Nel mirino sono dunque finiti gli involucri: si prevede un’imposta di 0,2 euro per ogni chilogrammo da applicare agli imballaggi come ad esempio bottiglie, contenitori per alimenti o confezioni per prodotti alimentari.

In manovra arriva la stangata sulle sigarette

Quello che inizialmente sarebbe dovuto essere un aumento delle accise sui tabacchi in grado di assicurare all’Erario maggiori entrate per 50-70 milioni, si starebbe trasformando in una vera e propria stangata. Sono due le ipotesi al vaglio: la prima è relativa all’aumento delle accise su sigarette, nuovi prodotti a tabacco riscaldato e liquidi per le e-cig al fine di garantire all’Erario non meno di 200 milioni di maggior gettito. In questo caso il rischio di un aumento di oltre 10 centesimi al pacchetto per i fumatori sarebbe più che concreto. L’altra ipotesi potrebbe causare un aumento sulle sole accise delle sigarette, garantendo così almeno 300 milioni di euro. Il che vorrebbe dire un aumento sul pacchetto di sigarette di almeno 40 centesimi.

Nel mirino slot machine e gratta e vinci

Con gli aumenti dell’ultimo anno la tassa sulla fortuna ha garantito all’Erario già circa mezzo milione di euro. Allo studio c’è l’aumento della percentuale che lo Stato trattiene sulle vincite della fortuna, al momento del 12% se eccede i 500 euro del Gratta e Vinci, del Superenalotto e delle Videolottery, dell’8% se si vince al lotto. Le diverse ipotesi che si stanno studiando hanno comunque un denominatore comune: arrivare a un prelievo del 20% o superiore per le vincite oltre i 100 milioni di euro. Non manca un nuovo ritocco al Preu (prelievo erariale unico) su Slot e Vlt, oggetto di rialzo sia con il decreto dignità sia con la manovra dello scorso anno.