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Modello 730/2019, anomalie e incoerenze bloccano i rimborsi

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Non sempre i rimborsi fiscali da modello 730 vengono erogati nel mese di luglio. L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi entro quattro mesi dalla presentazione del modello 730 sospendendone l’erogazione. Con quali criteri il fisco sceglie le dichiarazioni da sottoporre a controllo? Contribuenti, CAF e sostituti d’imposta come ne vengono a conoscenza?

Le risposte sono contenute nel provvedimento n. 108815 del 9 giugno 2017 nonché nella circolare 4/E del 13 marzo 2018 nelle quali l’Agenzia chiarisce di avere la facoltà di procedere a controlli prima dell’erogazione dei rimborsi quando:

  • sussistono elementi di incoerenza;
  • si prevede un rimborso superiore a euro 4.000.
  • Per intercettare anomalie e incoerenze il cervellone del fisco pone l’attenzione sulle seguenti situazioni:

  • scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche;
  • presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.
  • Il limite quantitativo di euro 4.000 deve essere considerato al netto di eventuali compensazioni. Ad esempio, la presenza di un credito di euro 4.200,00 di cui euro 300,00 utilizzati per compensare la Tasi indicata nel quadro I del 730 consente il rimborso della restante somma di euro 3.900,00 (come di consueto dal sostituto d’imposta) poiché inferiore al limite di cui sopra, sempreché il 730 non presenti alcun elemento di incoerenza.

    Il documento di prassi dell’Agenzia specifica che le dichiarazioni 730/2019 presentate tramite CAF/professionisti abilitati o sostituti d’imposta e assoggettate ai controlli preventivi verranno rese note mediante una ricevuta di riepilogo dei modelli 730-4 che verrà inoltrata al soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale. Sarà poi quest’ultimo a informare direttamente i contribuenti della procedura di controllo in corso.

    Per le dichiarazioni 730 precompilate presentate direttamente via web (vedi portale precompilata), incluse le dichiarazioni 730 in cui sia indicato l’INPS come sostituto d’imposta, sottoposte a controllo preventivo, l’Agenzia delle Entrate informa il contribuente mediante un avviso nell’area autenticata e un messaggio di posta elettronica all’indirizzo e-mail necessariamente indicato dal contribuente stesso in fase di presentazione diretta della dichiarazione.

    Il modello 730 che si incaglia nei controlli preventivi disposti dall’Agenzia, secondo quanto stabilito dalla normativa, osserverà la seguente disciplina:

  • il rimborso non sarà erogato direttamente dal datore di lavoro;
  • l’Agenzia controllerà la documentazione giustificativa entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione;
  • il rimborso sarà liquidato dalla stessa Agenzia non oltre il sesto mese successivo al termine per la trasmissione della dichiarazione.
  • Si precisa che i controlli preventivi non pregiudicano i controlli formali e sostanziali previsti in materia di imposta sui redditi, che possono essere sempre effettuati dall’Agenzia stessa.
    Posto che il sostituto non sarà coinvolto nelle operazioni di conguaglio, laddove il rimborso venga effettuato dall’Agenzia delle Entrate, l’eventuale importo dovuto dal contribuente a titolo di secondo acconto IRPEF e/o cedolare secca dovrà essere versato autonomamente dal contribuente con modello F24.

    Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN