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Modifiche alla disciplina del Superbonus, al via la transizione dal 110 al 90

La Circolare n. 13 del 13 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate riassume le novità contenute nel Decreto “Aiuti-quater” della legge di Bilancio 2023

Arriva la modifica al Superbonus edilizia 110 per centodecreto legge n.11 2023, che di fatto fa procedere la transizione del bonus da 110% a 90%. Gli interventi sono andati a incidere soprattutto per quel che riguarda le unità familiari, le rate per le spese sostenute e lo sconto fiscale per gli impianti fotovoltaici.

Il Superbonus (istituito dall’articolo 119 del Decreto Rilancio convertito in Legge e attivo dal 1° luglio 2020) è una misura incentiva per l’ammodernamento e la ristrutturazione di edifici con una un’agevolazione riconosciuta sottoforma di detrazione fiscale, inizialmente pari al 110% delle spese sostenute per tali interventi.

Negli ultimi due anni e mezzo è stato modificato a più riprese per fronteggiare diverse problematiche applicative che hanno costretto il Governo a intervenire in ambito di sostenibilità fiscale e per evitare le frodi.

Le ultime variazioni, racchiuse nella Circolare n. 13 del 13 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate per riassumere le novità del Decreto “Aiuti-quater della legge di Bilancio 2023, sono le seguenti:


• il passaggio della detrazione applicabile del Superbonus da 110 % a 90 % per le spese sostenute nell’anno 2023, del 70% per quelle sostenute nell’anno 2024 e del 65% per quelle sostenute nell’anno 2025, a partire dal 1° gennaio 2023 per la generalità dei casi e dei soggetti ammessi all’incentivo, stabilita dal Decreto Aiuti Quater, salvo eccezioni;

• la proroga fino al 30 settembre 2023 per le abitazioni unifamiliari a patto che lo Stato Avanzamento dei Lavori abbia raggiunto il 30% in data 30 settembre 2022;

• lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura dal 17 febbraio 2023 con il Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11;

• l‘aumento da 4 a 5 del numero totale delle possibili cessioni del credito, possibile solo per gli interventi già avviati prima del 17 febbraio 2023;

• l’accesso per le imprese che usufruiscono del Superbonus alle garanzie SACE, ovvero richieste di liquidità;

• la possibilità di ripartire la detrazione in 10 anni per le spese sostenute nel 2022. L’opzione è irrevocabile ed è esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023, a condizione che la rata di detrazione relativa al periodo d’imposta 2022 non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi;

• detrazioni previste per l’installazione di impianti fotovoltaici anche per Onlus, Organizzazioni di volontariato (Odv) e Associazioni di promozione sociale (Aps).

Resta però da precisare che esistono dei casi in cui si può ancora usufruire del Superbonus al 110%, ossia con detrazione piena. Vediamo quali sono:


• per le spese sostenute entro il 30 settembre 2023, per interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche, (non attività di impresa e commerciali) a condizione che, alla data del 30 settembre 2022, siano stati effettuati il 30% dei lavori totali;

• per interventi effettuati da IACP e cooperative l’agevolazione è al 110% fino al 31 dicembre 2023, a patto che entro il 30 giugno 2023 i responsabili abbiano effettuato almeno il 60% del lavoro complessivo;

• per interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici, solo per istanze per l’acquisizione del titolo abilitativo presentate entro il 31 dicembre 2022.

Le assicurazioni specifiche per le asseverazioni legate al Superbonus sono fondamentali per garantire la corretta tutela di chi usufruisce di questo incentivo. I professionisti incaricati di redigere le asseverazioni devono rispettare determinati requisiti e stipulare apposite polizze al fine di fornire a tutte le parti coinvolte la sicurezza e la tranquillità necessarie durante e dopo l’esecuzione dei lavori.

Il primo punto cruciale riguarda il massimale dell’assicurazione, con riferimento al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni e, comunque, non inferiore a 500.000 euro.

Questo significa che in caso di danni, involontariamente cagionati a terzi, connessi al rilascio del certificato di asseverazione, l’assicurazione coprirà l’importo totale dell’intervento stesso.

È fondamentale che il massimale sia adeguato a garantire una copertura completa delle spese sostenute . Inoltre, è importante notare che la copertura assicurativa deve estendersi anche dopo la scadenza della polizza.


Dopo la conclusione dei lavori, la copertura deve essere garantita per almeno 5 anni. Questo assicura che eventuali difetti o problemi che emergono successivamente siano ancora coperti dall’assicurazione, offrendo una protezione a lungo termine per chi ha usufruito del Superbonus.

Un altro aspetto rilevante riguarda la retroattività dell’assicurazione. Questo significa che l’assicurazione deve fornire una copertura retroattiva di almeno 5 anni. Ciò implica che, se si riscontrano problemi o danni causati da lavori precedenti, l’assicurazione sarà in grado di coprire tali situazioni anche se si verificano successivamente. Questa retroattività garantisce una protezione completa e affidabile per il cliente nel corso degli anni.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questi requisiti assicurativi, è fondamentale riconoscere che le normative relative al Superbonus sono soggette a frequenti cambiamenti. Ciò può comportare difficoltà nell’ottenere assicurazioni che soddisfino appieno i requisiti attuali. Pertanto, è essenziale che professionisti qualificati e competenti lavorino a stretto contatto con i clienti per valutare preventivamente i rischi specifici di ciascun caso e assicurarsi che tutti gli aspetti siano adeguatamente coperti.

In conclusione, oltre agli obblighi relativi alle assicurazioni, è necessario valutare attentamente i rischi potenziali e lavorare con professionisti qualificati e assicurazioni specializzate per garantire una protezione completa e evitare spiacevoli sorprese lungo il percorso dell’utilizzo del Superbonus. In ogni caso, anche le tradizionali assicurazioni relative a Rischio Incendio e Responsabilità Civile andrebbero prese in considerazione, anche se non si abita ancora nell’edificio.

 

(Fonte: Norme & Tributi Plus – IlSole24ore | Sauro Mostarda)

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