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Nuove tasse e proroghe: come cambia il calendario fiscale nel 2020

La Manovra cambia ancora, e con essa cambiano anche le modalità di introduzione di alcune tasse e le scadenze di quelle già esistenti. I cambiamenti più rilevanti per il 2020 riguardano plastic tax e sugar tax, entrambe rinviate, ma che le opposizioni e persino Italia Viva vorrebbero azzerare.

La tassa sulla plastica viene rinviata di un paio di mesi, non entrerà in vigore ad aprile, ma direttamente a giugno. L’imposta è dimezzata, passando da un euro a 50 centesimi al chilo. La tassa sullo zucchero invece entrerà in vigore praticamente a fine anno, ad ottobre 2020 per la forte pressione del Ministro Bellanova che rappresenta sia il settore agricolo, sia Italia Viva, fortemente contrari al balzello.

La tassa sulle auto aziendali invece entrerà subito in vigore ma è di fatto fortemente alleggerita. Gli aumenti riguarderanno in particolare le auto più inquinanti. Viene concesso un anno di tempo alle aziende per adeguarsi e cambiare il parco macchine con vetture dalle emissioni di CO2 inferiori rispetto ai modelli precedenti. Dal 2021 la stangata si abbatterà in particolare per le auto che emettono una quantità di CO2 compresa tra 161 e 190 gr/km e sarà ancora più cara per quelle con emissioni superiori a 190 gr/km.

Il 2020 sarà anche l’anno in cui entrerà in vigore la nuova Imu, la tassa sugli immobili che andrà ad essere un’unica imposta insieme alla Tasi. Il sistema di pagamento è analogo al precedente: si può pagare in un’unica soluzione a giugno oppure in due rate con scadenza al 16 giugno e al 16 dicembre, tramite F24, bollettino postale o sistema PagoPA.

Vale la pena ricordare che proprio da queste due imposte nei prossimi giorni lo Stato conta di incassare 10,3 miliardi, al netto dell’evasione fiscale che si mantiene ancora molto alta e che la Cgia di Mestre quantifica in 7,6 miliardi (cifra che somma anche l’evasione legata al mancato pagamento delle bollette dell’acqua e dei rifiuti).

Un cambio che riguarda in particolare i privati è la nuova scadenza per l’invio del modulo 730: ci sarà tempo fino al 30 settembre. Inoltre il modello 730 non riguarderà più solo lavoratori dipendenti e pensionati, ma sarà esteso anche ai titolari di redditi assimilati al lavoro dipendente e ai titolari di lavoro autonomo con l’esclusione di redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni e di impresa non occasionali.

L’altra novità strettamente legata al 730 è che i conguagli diventano “mobili”: arriveranno con la prima retribuzione utile nel mese successivo a quello in cui il sostituto di imposta ha ricevuto l’atto contabile.

In definitiva, il 2020 si preannuncia come un anno molto duro per i contribuenti italiani, che dovranno prepararsi ad aprire il portafoglio e a contribuire con il versamento di tasse e microtasse ad evitare l’ancora più temuto aumento dell’IVA.