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Plastic tax, aziende preoccupate: ecco perché tutto ricadrà sui prezzi al consumo

La Plastic tax è al centro delle polemiche in questi giorni. La tassa sugli imballaggi di plastica, fortemente voluta dal Governo e inserita nel Dl Fiscale collegato alla Legge di Bilancio, rischia di far segnare una forte battuta d’arresto alle imprese operanti nel settore. Le critiche a questa nuova imposta, pertanto, non sono mancate, e ancora oggi continuano ad essere pungenti e mirate.

L‘ultimo ad esprimersi sull’argomento è stato Valter Caiumi, Presidente di Confidustria Emilia Romagna. Secondo quest’ultimo la tassa sulla plastica andrebbe a danneggiare di non poco le aziende della regione, indebolendo l’economia emiliana e rendendo gli imprenditori meno competitivi rispetto a chi – sopratutto all’estero – non deve fare i conti con la stessa pressione fiscale.

Le imprese del packaging non stanno nascondendo le loro preoccupazioni, al contrario, da quando la plastic tax è stata annunciata non hanno fatto altro che avanzare le loro perplessità. Essendo l’Emilia Romagna la principale area di produzione di plastica in Italia (con 230 aziende del comparto e oltre 17.000 occupati) è facile capire perché il Presidente di Confidustria si è esposto pubblicamente contro l’imposta.

A tal proposito è stato fatto notare come la tassa sugli imballaggi andrebbe a gravare principalmente sul consumatore finale. La critica mossa è che la misura, così come è stata prospettata, farebbe più che raddoppiare il costo della materia prima (che registrerebbe un +110%) e, di fatto, non risolverebbe i problemi ambientali legati all’eccessiva produzione di plastica. Quello che succederebbe, è stato spiegato, è che la spesa delle aziende aumenterebbe e queste, per far fronte alle maggiori uscite, non faranno altro che alzare il prezzo finale di vendita (rifacendosi quindi su chi compra).

Tale discussione, sopratutto in vista delle prossime elezioni politiche in Emilia Romagna (a gennaio si vota per le regionali), ha spinto diversi rappresentanti delle Istituzioni a prendere una posizione al riguardo. Non sono mancate le dichiarazioni pubbliche e le accuse reciproche tra maggioranza ed opposizione e, mentre il Premier Giuseppe Conte si è detto pronto ad incontrare le imprese, Matteo Renzi (a capo di Italia Viva) continua ad attaccare il Pd e i parlamentari che stanno sostenendo quanto inserito nella Manovra Finanziaria.