Rendere più agevole la compensazione orizzontale dei debiti con i crediti fiscali, nonché prevedere la compensazione dei debiti con i crediti liquidi esigibili verso la Pa, anche tramite la costruzione di una piattaforma informatica. Differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020.
Sono questi alcuni dei suggerimenti contenuto nel rapporto ‘Iniziative per il rilancio ‘Italia 2020-22‘ del Comitato di esperti in materia economica e sociale, la cosiddetta task force guidata da Vittorio Colao.
In particolare il rapporto suggerisce di:
“allineare lo strumento della compensazione dei debiti fiscali e previdenziali a quanto previsto dal codice della crisi sopprimendo a regime il tetto delle compensazioni”;
di “introdurre la compensazione con i crediti liquidi esigibili verso la Pa (tenuto conto della fatturazione elettronica e del fatto che la Pa è la sola legittimata a respingere le fatture ricevute)”;
“costruire una piattaforma informatica che consenta alle imprese di compensare debiti e crediti, anche se di origine di enti diversi della Pa, consentendo il dialogo tra gli stessi”;
“differire a novembre il pagamento della prima rata di acconto delle imposte sul reddito”.
Il rapporto suggerisce, anche in considerazione dei tempi per processare la liquidità garantita, di:
“differire (quanto meno per le imprese che la hanno richiesta) il pagamento del saldo delle imposte dovute nel 2020 al suo ricevimento”;
di “prorogare ulteriormente gli adempimenti ed i versamenti fiscali per consentire l’entrata a regime delle nuove disposizioni”;
di “ripristinare la regola del vecchio regime per avvalersi dei crediti fiscali in compensazione che non richiedeva di attendere l’intervenuta presentazione dei modelli redditi e Irap che, di anno in anno, necessita del rilascio di applicativi ad hoc”.
In collaborazione con Adnkronos