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Rottamazione-ter, saldo e stralcio verso riapertura: le prossime date

Continuano le aperture del Governo verso una nuova edizione della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle. Dopo la Lega, anche l’ala pentastellata del Governo si dichiara favorevole ad una possibile riapertura dei termini. L’idea del Governo sarebbe quindi quella di presentare un emendamento al Dl Crescita che sarà incardinato la prossima settimana all’esame congiunto delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

SECONDA FASE – Intanto parte la seconda fase della definizione agevolata 2018. Il via arriva con “gli adempimenti previsti per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione e per i contribuenti che hanno presentato, entro il 30 aprile, la richiesta di adesione ai provvedimenti della ‘rottamazione-ter’, prevista dall’articolo 3 del decreto legge 119/2018, e del ‘saldo e stralcio’, contenuto nella legge di bilancio 2019 (legge 145/2018, articolo 1, commi 184 e seguenti)” ricorda ‘Fisco Oggi’, rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda le agevolazioni, si legge, “nel caso della ‘rottamazione-ter’, il provvedimento consente di pagare l’importo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora (per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge); mentre il ‘saldo e stralcio’ consente, alle persone in situazione di grave e comprovata difficoltà economica con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare non superiore a 20mila euro, di pagare i debiti fiscali e contributivi in forma ridotta, con una percentuale che varia dal 16 al 35% dell’importo dovuto già ‘scontato’ delle sanzioni e degli interessi di mora”.

ROTTAMAZIONE-TER – Entro il 30 giugno 2019, “l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invia ai contribuenti che hanno presentato la domanda di adesione alla definizione agevolata 2018, una ‘Comunicazione’ informativa sull’accoglimento o l’eventuale diniego della domanda” aggiunge ‘Fisco Oggi’. In caso di accettazione, il contribuente avrà “l’indicazione dell’ammontare complessivo delle somme dovute, l’importo e la scadenza di ogni rata e i relativi bollettini di pagamento”. In caso di rifiuto, “ovvero se l’istanza di adesione alla definizione agevolata non è stata accolta, la nota contiene le motivazioni per cui non è stato possibile dare seguito positivo alla richiesta del contribuente”.

SALDO E STRALCIO – Entro il 31 ottobre 2019, in questo caso, l’Agenzia invierà l’informativa con “l’indicazione delle somme dovute, le scadenze, l’importo delle rate e i corrispondenti bollettini di pagamento. I contribuenti che hanno scelto di estinguere il debito in un’unica soluzione dovranno effettuare il versamento entro il 30 novembre 2019 mentre, per coloro che hanno scelto di pagare in cinque rate, gli importi saranno suddivisi tra il 2019 e il 2021: 35%, con scadenza il 30 novembre 2019; 20%, con scadenza il 31 marzo 2020; 15%, con scadenza il 31 luglio 2020; 15%, con scadenza il 31 marzo 2021; il restante 15%, con scadenza il 31 luglio 2021.

LA COMUNICAZIONE – Se non viene accolta la possibilità di aderire al ‘saldo e stralcio’, sempre entro il 31 ottobre, ricorda ancora ‘Fisco Oggi’, l’Agenzia “invierà ai contribuenti la ‘Comunicazione’ con le motivazioni per le quali non è stato possibile procedere con la richiesta del contribuente e, per i tributi che rientrano tra quelli definibili, l’automatica inclusione nel provvedimento di rottamazione-ter, gli effettivi importi dovuti suddivisi in rate e le nuove scadenze nonché i bollettini di pagamento”.

In collaborazione con Adnkronos