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Salvini avvisa ancora la UE: “Nessuno ci impedirà taglio tasse”

Mentre il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles entra nel vivo con i prossimi giorni che saranno decisivi, Salvini torna a fare la voce grossa su uno dei suoi cavalli di battaglia, il taglio delle tasse al quale non intende proprio rinunciare: “Il primo impegno che voglio mantenere nella manovra economica è tagliare le tasse a lavoratori e imprenditori. Nessun braccio di ferro con l’Europa. Nessuno potrà impedirci di ridurre le tasse agli italiani”.

Così il Vicepremier e Ministro dell’Interno che non ne vuole sapere di fare passi indietro: “Se a Bruxelles va bene, sono contento. Se a Bruxelles non va bene, deve sapere che i soldi degli italiani li gestisce il governo degli Italiani.

DEBITO SPADA DI DAMOCLE – Nel frattempo, della delicata situazione che riguarda il nostro Paese, parla Luis de Guindos Jurado, vicepresidente della BCE. Il debito italiano è “una spada di Damocle” e c’è un problema di riforme strutturali, ma “il principale problema” da tempo è la crescita molto bassa dell’Italia, afferma in una intervista al Corriere della Sera in cui sottolinea che nella partita tra Roma e l’Europa serve anche “fiducia” e questa “a volte dipende dalle intenzioni politiche del governo”. –

MA L’ITALIA HA QUALCHE ASSO DA GIOCARE – I motivi? “Credo ci siano due elementi. Il primo è il livello estremamente alto di debito pubblico, una spada di Damocle che pende sulla testa. Secondo, c’è un problema di riforme strutturali. Ma nell’economia italiana ci sono pro e contro. I contro sono una crescita lenta, il debito pubblico, una mancanza di riforme strutturali e dunque una bassa crescita della produttività. Ma l‘Italia ha anche dei vantaggi che dobbiamo riconoscere. Il primo è che ha un surplus di partite correnti, nel complesso degli scambi con il resto del mondo. La posizione finanziaria netta sull’estero è buona e questo riduce la vulnerabilità dell’economia. E quando si guarda alla situazione di bilancio nel tempo, non è stata male: quasi tutti gli anni l’Italia ha avuto un avanzo prima di pagare gli interessi sul debito. Non è molto facile riuscirci, dunque è un precedente molto buono, soprattutto in confronto ad altri Paesi”.

SI CREI CLIMA DI DI FIDUCIA – È una partita bilaterale – prosegue- dunque da entrambe le parti. Penso sia molto difficile fare passi avanti se non si riesce a costruire fiducia. E poiché stiamo parlando di fiducia e incertezza in tempi difficili, credo che quest’idea di discutere i mini-Bot sia stata un errore. Draghi ha detto che se fosse una moneta legalmente utilizzabile, sarebbe illegale e che se fosse debito, allora accumulerebbe ancora più debito. Dal mio punto di vista, la conseguenza peggiore è che questo tipo di decisione distrugge la fiducia”.