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Tasse, estesa esenzione Imu: chi non paga e ha diritto al rimborso

Con la conversione in legge del dl Rilancio è stata confermata l’esenzione della prima rata Imu di giugno per gli operatori del settore turistico. Chi ha già pagato, quindi, avrà diritto al rimborso, mentre per chi non ha ancora versato l’acconto (perché magari residente in uno di quei Comuni che hanno posticipato il versamento) varrà l’esenzione. La vera novità, però, riguarda l’estensione di questa stessa esenzione, allargata ad altri soggetti operanti nel settore sportivo e fieristico. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Esenzione Imu 2020: chi non paga dopo l’emergenza Coronavirus

Le imprese operanti nel settore turistico rientrano sicuramente tra le realtà più colpite dall’emergenza Coronavirus. Hanno pagato caro il prezzo del lockdown e le limitazioni sugli spostamenti e ad oggi, tra bonus e agevolazioni, diversi sono gli interventi promossi dal Governo per cercare di andare incontro ai numerosi professionisti in difficoltà.

Tra le decisioni prese seguendo questa logica rientra l’esenzione della prima rata Imu 2020 in favore dei possessori di immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali o stabilimenti termali, così come per gli immobili classificati nella categoria catastale D/2 (ovvero pensioni e alberghi a scopo di lucro) e gli immobili di agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù e campeggi, ma a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

Estensione esenzione Imu: le novità del dl Rilancio

Come accennato sopra, con la conversione del dl Rilancio il Governo ha deciso di estendere l’esenzione Imu ad altre categorie di imprenditori. Non pagheranno nello specifico la quota-Stato e quota-Comune per l’anno di imposta 2020 – in aggiunta a quelli già indicati – gli immobili in uso da parte di imprese che si occupano di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni.

Poiché si tratta di una novità introdotta dalla conversione in legge del decreto di maggio, a tutte le imprese che hanno pagato il primo acconto dell’imposta verrà riconosciuto un rimborso al momento del saldo di dicembre.

Chi non ha ancora pagato, perché magari residente in uno dei Comuni che hanno deciso di posticipare il versamento dell’Imu dopo l’emergenza Covid, avrà invece diritto all’esenzione solo se rientra in una delle categorie sopra citate.