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Tasse, in arrivo “lunedì nero” e multe a chi non paga: tutte le scadenze

Domani 18 novembre è il lunedì nero delle imprese italiane, che in un solo giorno verseranno al fisco ben 27 miliardi di euro. In pratica, nell’arco di poche ore, lo Stato incasserà una cifra pari quasi all’intera Manovra ora in discussione al Senato (e che vale 32 miliardi). A fare i conti è stata la Cgia di Mestre.

Per lunedì 18 novembre sono infatti fissate una serie di scadenze tributarie, tra cui, per esempio, il versamento di IVA e Irpef per dipendenti e collaboratori. Le aziende, inoltre, dovranno pagare i contributi previdenziali per i propri lavoratori, mentre artigiani, commercianti e lavoratori autonomi verseranno i propri contributi Inps. In totale, secondo le stime della Cgia, lo Stato incasserà 15 miliardi di versamenti IVA e 11,9 miliardi di ritenute Irpef.

Per tutte le aziende che non riusciranno a sborsare all’Erario quanto dovuto per tempo, allora, saranno in arrivo multe. Questo vuol dire che, in questi casi, al versamento andrà aggiunto un +1% per ogni giorno di ritardo fino al 15° giorno. Chi paga oltre le due settimane, ma entro 90 giorni, all’importo stabilito dovrà aggiungere invece una maggiorazione del 15%. Per chi versa le imposte oltre 90 giorni o non paga affatto, infine, la multa ammonterà al 30% del saldo dovuto. Indipendentemente dal ritardo, ricordiamolo, vanno aggiunti gli interessi legali pari allo 0,8% del totale.

Le sanzioni, comunque, possono essere ridimensionate usufruendo del “ravvedimento operoso”, con riduzione della multa compresa tra 1/5 e 1/10 a seconda dei casi. Si applica alle aziende che eseguono spontaneamente il pagamento delle tasse, comprese di sanzioni e interessi.

Come se non bastasse, un’altra incombenza attende le imprese italiane. Il prossimo 30 novembre le aziende dovranno corrispondere allo Stato la seconda o unica rata degli acconti Irpef, Irap e Inps. Le società di capitali si apprestano a saldare invece la seconda o unica rata degli acconti Ires e Irap. Tale scadenza in realtà quest’anno è posticipata a lunedì 2 dicembre, essendo il 30 novembre un sabato. In totale lo Stato incasserà altri 28 miliardi.

Le scadenze fiscali di novembre hanno riacceso il dibattito sul peso del fisco per le imprese e sul costo del lavoro. Non si escludono possibili provvedimenti in Manovra o ad hoc volti ad alleggerire il sistema della tassazione per aziende e professionisti.