Finite le vacanze, ripartono le scadenze fiscali. Cosa bisogna sapere sui termini di scadenza degli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo la sospensione feriale dei termini delle scadenze fiscali, dal 5 settembre sono ripartiti i termini per il pagamento delle somme indicate dall’Agenzia delle Entrate nelle comunicazioni di irregolarità, i cosiddetti avvisi bonari.
A partire da questa scadenza, i contribuenti avranno 30 o 60 giorni di tempo a disposizione per concordare con il Fisco il contenuto dell’avviso bonario e pagare le somme indicate, con una sanzione ridotta al 10% o al 20%. In alternativa, i contribuenti possono contestare le somme pretese, entro gli stessi termini.
Gli avvisi bonari, o comunicazioni di irregolarità, vengono emessi dall’Agenzia delle Entrate a seguito dei controlli sulle dichiarazioni fiscali (redditi o Iva) dei contribuenti oppure sulla base dei dati in possesso del Fisco.
Quando l’Amministrazione Finanziaria rileva una irregolarità nelle dichiarazioni fiscali, come l’indicazione di un maggiore credito o di un minore debito, rispetto a quelli effettivamente spettanti, comunica al contribuente l’errore e avvia così la procedura per il recupero delle imposte non versate.
Con l’avviso bonario viene chiesto al contribuente di rispondere alle richieste dell’Agenzia delle Entrate entro un dato termine. Se le richieste e le scadenze vengono rispettate, il contribuente beneficerà di uno sconto sulla sanzione dovuta per l’irregolarità rilevata.
L’Agenzia delle Entrare emette tre tipi di avvisi bonari, o comunicazioni di irregolarità, a seconda delle diverse modalità di controllo:
Una volta ricevuto l’avviso bonario, entro il termine di scadenza il contribuente può pagare la somma richiesta oppure opporsi alla pretesa dell’Agenzia delle Entrate, motivando il proprio rifiuto con apposita documentazione che prova la regolarità della propria posizione.
Se il contribuente accetta la richiesta dell’Agenzia delle Entrate, può regolarizzare la propria posizione pagando l’imposta dovuta, insieme a una sanzione ridotta e agli interessi.
Il pagamento va fatto con diverse modalità a seconda della tipologia degli avvisi bonari ricevuti:
Se l’avviso bonario è inviato all’intermediario (es. commercialista) che ha trasmesso la dichiarazione per conto del contribuente, questi è tenuto ad avvisare il contribuente entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso. In questo caso, per mettersi in regola il contribuente avrà altri 30 giorni di tempo.
Ricordiamo, infine, gli adempimenti fiscali di settembre.