Il Decreto Sostegni bis ha prorogato il credito d’imposta sugli affitti al 60% fino al 31 luglio 2021 e l’ha esteso a tutte le attività economiche che fatturano fino a 15 milioni di euro.
Le novità sono contenute nell’articolo 4 (Estensione e proroga del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda) del provvedimento, dl 73/2021 in vigore dal 26 maggio.
Bonus affitto, cos’è
Il bonus affitto, nato col dl Rilancio e riproposto nei successivi decreti Covid, è concesso come credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale o artigianale e affitto d’azienda a favore delle imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator.
La misura può essere pari al 60, 50 o 30% del canone di locazione, in relazione al tipo di attività esercitata.
Bonus affitto, estesa la platea
Il Decreto Sostegni bis estende la platea di beneficiari, in particolare “ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 15 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto, nonché agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti […] in relazione ai canoni versati con riferimento a ciascuno dei mesi da gennaio 2021 a maggio 2021.
Ai soggetti locatari esercenti attività economica, il credito d’imposta spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo compreso tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020“.
Vieni ribadito che il credito d’imposta spetta, anche in assenza del requisito di calo di fatturato, ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019.
Bonus affitto, le regole di accesso al credito d’imposta
Il bonus affitti spetta a: soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Le regole sull’accesso al credito d’imposta, che è sempre al 60%, per le diverse attività economiche:
Bonus affitto, come viene utilizzato
Il bonus affitto negozi deve essere utilizzato in compensazione nel mod. F24 con le imposte dovute all’Erario. In alternativa, è possibile la cessione del credito d’imposta al locatore, in cambio di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare.