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Aumento IVA solo per chi paga in contanti: la proposta M5s

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9 settembre 2019 – sterilizzazione degli aumenti IVAsolo dai consumatori che pagano in contantecashback

Il consumatore finale – si legge su La Repubblica – troverebbe il rimborso, pari al 10-15 per cento della spesa complessiva, nel suo cassetto fiscale, sotto forma di credito d’imposta mentre per gli incapienti sarebbe previsto un meccanismo di ristoro monetario. Nel pacchetto anche l’idea di condizionare il maggior numero di deduzioni e detrazioni all’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronico (spese mediche e veterinarie).

La proposta si inserisce nel solco della necessità di trovare risorse per la prossima manovra economica. Se Bruxelles concedesse tutta la flessibilità possibile (una dozzina di miliardi), infatti, ci sarebbero i soldi necessari per sterilizzare completamente gli aumenti dell’IVA senza imporre troppi sacrifici ai cittadini. Per le altre misure, però, resterebbe poco o niente. Già così ci sarebbe da affrontare una manovra tra i 30 e i 35 miliardi di euro. Per tagliare il cuneo fiscale o rivedere le aliquote Irpef, il costo della legge di Bilancio dovrebbe salire fino a 45 miliardi almeno.

Ecco perché il governo starebbe valutando con attenzione ogni ipotesi, anche per non disegnare un provvedimento povero di spinte per la crescita. Se si volessero finanziare altre misure di una certa consistenza, l’ipotesi sarebbe quella di agire comunque sull’IVA con aumenti parziali. Magari attraverso degli spostamenti di beni da uno scaglione ad un altro. O con l’aumento selettivo sui soli contanti ipotizzato dai 5stelle.