Aggregatore di News su #finanza, #fintech e mondo del #factoring

Banche, impennata dei finanziamenti Esg

Le erogazioni sempre più offrono condizioni vantaggiose al raggiungimento di obiettivi legati alla sostenibilità dei processi produttivi.

Da tempo non più un’etichetta buona solo per imbellettare un bilancio, complice la spinta post pandemia sono ormai sempre più una realtà in costante crescita, che vale miliardi di euro: i finanziamenti Esg, erogati dalle banche in base a criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, nel 2022 hanno registrato un’impennata nei territori del Triveneto, consentendo alle imprese di realizzare i propri progetti di sviluppo in linea con le direttrici fissate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Effettuare una panoramica tra i dati dei singoli istituti non è facile, viste le diverse politiche di disclosure e i parametri di classificazione non sempre sovrapponibili, ma un dato appare evidente: le erogazioni Esg, che offrono condizioni vantaggiose al raggiungimento di obiettivi specifici legati a una maggiore sostenibilità dei processi produttivi, sono ormai una parte importante, quando non addirittura preponderante, dell’attività commerciale degli intermediari.

«L’ecosistema del Nord Est (istituzioni, imprese, comunità) è oggi molto sensibile e attento alle tematiche della sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia», rileva Francesco Iannella, regional manager Nord Est di UniCredit. «In particolar modo – aggiunge il responsabile dell’area – le imprese hanno capito che gli investimenti Esg non solo non sono più rinviabili, ma anzi costituiscono un elemento discriminante di successo sui mercati globali».

UniCredit nel 2022 ha erogato «oltre 700 milioni di nuovi finanziamenti per investimenti Esg, di cui 570 di finanziamenti green e 130 a impatto sociale». La banca, aggiunge, ha «supportato realtà imprenditoriali di rilievo come Sirmax, Fitt, Fantic Motor e altri, ma dove credo dobbiamo incrementare la nostra proattività è sul segmento delle Pmi e del Terzo Settore, dove possiamo e vogliamo aiutare realtà più piccole, che non hanno le risorse o le competenze necessarie, ad avviare processi virtuosi, con ritorni tangibili per tutto il territorio». «Il sistema produttivo triveneto sta avanzando in modo deciso nella transizione green», conferma Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo. Nel 2022 il gruppo ha erogato 10 miliardi a imprese e famiglie di Veneto, Tentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, «di cui buona parte destinati a investimenti sostenibili». «La sostenibilità è al centro del Pnrr e Intesa Sanpaolo sta lavorando in coerenza con programmi dedicati per promuoverla, a partire dai finanziamenti s-loan che prevedono una premialità sul tasso per gli investimenti green», nota da parte sua Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige -. Abbiamo accompagnato più di 400 imprese del Nord Est nell’accesso ai bandi del Pnrr, con un’attenzione particolare ai progetti di crescita sostenibile».

«La transizione verso un’economia sostenibile coinvolge tutti ed è ormai un prerequisito fondamentale oltre che strategico», rincara Enrico Lemmo, responsabile del mercato corporate Nordest di Banco Bpm. Lo scorso anno l’istituto nato dalla fusione tra Banco Popolare e Bpm ha erogato alle imprese del Triveneto con almeno 5 milioni di fatturato circa 1,3 miliardi di finanziamenti Esg.

(Fonte: Il Sole 24 ore)

#fintech  #investing   #money  #entrepreneur  #future  #startup  #b2b  #bnpl  #buynowpaylater  #fintech  #ecommerce  #finances  #economy  #economics  #startups  #innovation  #technology  #venturecapital  #entrepreneurship  #pmi  #cashinvoice  #pausepay  #Allianztrade  #payments  #invoicetrading  #BNPLB2B #bancheitaliane #credito #cashflow #prosoluto #liquidità